L'ennesima gaffe di Al Bano in diretta
Durante un’intervista con il Tg1 dal vivo da San Pietroburgo, mentre si trovava in Russia per un concerto a favore della pace insieme a Iva Zanicchi, Al Bano Carrisi si è lasciato andare a una riflessione poco calibrata. Con tono quasi incredulo, ha chiesto alla giornalista: “Tu accendi la tv in Italia e sembra che qua ci siano bombe e cannoni ovunque, tu li vedi?”. Un’affermazione che ha subito fatto il giro del web, alimentando reazioni di sorpresa e critiche.
Foto: Kikapress
La pronta correzione della giornalista
La risposta della corrispondente di Rai, Caterina Doglio, è stata secca e precisa: “ma non è qui la guerra”. In quel preciso istante, Al Bano ha incassato con un velo d’imbarazzo. È risaputo che la guerra si sta consumando in Ucraina, non in Russia.
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Perché Al Bano si trovava in Russia
Nonostante la gaffe, va ricordato che Al Bano è volato in Russia con l’intento dichiarato di promuovere la pace. Insieme a Iva Zanicchi, ha partecipato al forum economico internazionale di San Pietroburgo il 20 giugno 2025, dicendo: “c’è fame di pace da parte del popolo russo”.
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Le reazioni e le polemiche sui social
Il botta e risposta è diventato immediatamente virale, suscitando critiche soprattutto online. Non è la prima volta che Al Bano inciampa in frasi discutibili: già in passato erano emerse altre situazioni imbarazzanti. Questa volta la circostanza è più delicata, perché riguarda un conflitto, quello russo‑ucraino, che continua a generare sofferenza. In più, mentre molti sui social hanno invitato Al Bano a mostrarsi più informato, altri hanno osservato che, pur sottolineando lo scopo di pace, le sue parole rischiano di banalizzare la gravità del contesto.
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Un messaggio di pace interpretato in modo ambiguo
Ma Al Bano insiste nel definire la sua presenza in Russia un “messaggio di pace”. Le sue parole si scontrano con la differenza tra il suo intento pacifista e la reale situazione sul campo, dove centinaia di persone continuano a pagare il prezzo della guerra. Non basta di certo mettersi a cantare per risolvere una guerra.
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