Il Messaggero

Giornata contro la violenza sulle donne, curiosità legate al 25 novembre

Il 25 novembre di ogni anno ricorre la Giornata internazionale contro l’eliminazione della violenza sulle donne e ogni anno, nonostante aumentino denunce e deterrenti, si contano centinaia di vittime, ma perché proprio questo giorno?

La ricorrenza, simboleggiata dalle scarpe rosse dell’artista messicana Elina Chauvet, è stata istituita nel 1999 con una risoluzione Onu ed è legata al brutale assassinio delle sorelle Mirabal nel 1960.

Giornata contro la violenza sulle donne, curiosità legate al 25 novembre

Patria, Minerva e Maria Teresa, originarie di Salcedo (Repubblica Domenicana) sono conosciute come le Mariposas, ovvero le ‘Farfalle’. Erano gli anni della dittatura di Trujillo, salito al potere illegalmente e con il supporto degli Stati Uniti: in circa 30 anni fece giustiziare illegalmente 50mila nemici politici.

Le tre sorelle Mirabal si organizzarono in una lotta cospiratrice per soverchiare il regime totalitarista guidando l’organizzazione clandestina rivoluzionaria Movimento 14 de Junio.

L’opera rivoluzionaria delle ‘Farfalle’ era profonda e instancabile tanto che quando Trujillo fece visita a Salcedo dichiarò di avere solo due problemi, la chiesa e le sorelle Mirabal.

Giornata contro la violenza sulle donne, curiosità legate al 25 novembre

La polizia segreta del dittatore venne a conoscenza dell’attività rivoluzionaria delle donne – e dei rispettivi mariti – incarcerandoli per sedizione nel maggio 1960. Qualche mese dopo le sorelle vennero scarcerate e mentre si recavano a far visita ai mariti ancora reclusi – era il 25 novembre -, la polizia segreta militare le intercettò portandole in un canneto.

Lì le tre donne subirono violenze inaudite: sfregiate con decine di coltellate, gli agenti di Trujillo le strangolarono inscenando poi un incidente con la vettura (e i corpi) gettata in un dirupo.

Come chiedere aiuto in modo silenzioso: il gesto contro la violenza sulle donne virare su Tik Tok

Lo scorso 4 novembre una 16enne a bordo di un’auto a London, in Kentucky, ha attirato l’attenzione di un automobilista facendo “gesti con le mani che sono noti sulla piattaforma social TikTok per indicare una richiesta di aiuto nei casi di violenza domestica”, ha detto l’ufficio dello sceriffo di Laurel County.

La ragazza era scomparsa e ha chiesto aiuto in modo silenzioso copiando il gesto messo a punto dall’associazione Canadian women: l’automobilista dietro di lei ha allertato la polizia che ha arrestato il rapitore della giovane. Per chiedere aiuto senza farsi notare basta mostrare il palmo della mano aperta, con il pollice rivolto all’interno e poi piegare le altre dita verso il basso.