Il Messaggero

Guerra Russia-Ucraina, diritti LGBTQIA+ a rischio

Le decisione di Putin e della Russia di invadere l’Ucraina ha sconvolto l’Europa intera: civili in fuga, bambini costretti a mettere in pausa i propri sogni, la comunità LGBTQIA+ che rischia di vedere i propri diritti svuotati di senso.

Guerra Russia-Ucraina, diritti LGBTQIA+ a rischio

Stando a quanto affermato dal consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Jake Sullivan, che riporta come fonte i servizi segreti, Putin avrebbe già una lista di ucraini da far uccidere o mandare nei campi. Tra questi anche “dissidenti russi e bielorussi in esilio in Ucraina, giornalisti e attivisti contro la corruzione e frange della popolazione vulnerabili come minoranze religiose ed etniche e persone LGBTQI+”.

Guerra Russia-Ucraina, diritti LGBTQIA+ a rischio

Oksana Solonska, tra le organizzatrici del Kiev Pride, ha espresso a Gaynations un legittimo timore per ciò che potrebbe accadere agli appartenenti della comunità LGBTQIA+ a causa della guerra Russia-Ucraina.

“In questo momento a livello statale stavamo discutendo di progetti di legge relativi alla protezione dei diritti LGBTQ+ come la libertà di andare al Pride o di tenere manifestazioni sotto l’ufficio del presidente. La Russia invece ha paura di dire la parola ‘gay‘ in televisione e approva leggi che vietano quella che chiamano ‘propaganda dell’omosessualità”.

Guerra Russia-Ucraina, diritti LGBTQIA+ a rischio

Olena Ševčenko, attivista per i diritti civili residente a Kiev, ha riferito al Tirreno:

“Le persone Lgbtqi saranno le prime ad andare nelle carceri a causa del mondo russo e la questione dei valori tradizionali russi”.

L’omofobia è ancora molto diffusa nel paese e la Duma russa ha reso effettiva una legge che concede alle autorità il diritto di reprimere comportamenti omosessuali.

Lenny Emson, direttore di Kiev Pride, ha dichiarato:

“Non importa quale sia l’identità di genere o l’orientamento sessuale, tutti insieme dobbiamo farci sentire”.

Guerra Russia-Ucraina, Chernobyl è ancora attiva?

A 36 anni dal peggiore incidente nucleare della storia, Chernobyl torna a far paura: i Russi hanno accerchiato la centrale. L’anno scorso sono state registrate fissioni nucleari sotto la cupula del reattore 4: ciò significa che le masse di uranio sepolte risultano ancora attive. Se il cosiddetto ‘sarcofago’ dovesse essere colpito, potrebbe rilasciare radioattività intorno ad un’area di diversi km.

Torna l’incubo della nube radioattiva sull’Europa, il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha definito l’attacco in corso “una dichiarazione di guerra contro l’intero continente”