Il Messaggero

Coronavirus, aumentano di oltre 1000 unità i guariti

Nel bollettino del 18 marzo, il Capo della Protezione civile e Commissario per l’emergenza, Angelo Borrelli ha fatto sapere che le persone attualmente positive al Coronavirus sono 28710, i guariti 4025: un numero in crescita di oltre 1000 unità rispetto al 17 marzo.

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Gioire adesso, però, è ancora troppo presto, non solo perché i dati sulle vittime da Covid-19 continuano ad essere preoccupanti, ma anche perché l’OMS mette in guardia tutti coloro che non hanno più sintomi.

Nuovo monito dell'OMS sui pazienti che hanno sconfitto il Covid-19

Nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Ginevra il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, il dottor Tedros Adhanom Ghebreyesus ha sottolineato che i guariti da Coronavirus possono risultare contagiosi fino a 15 giorni dopo la scomparsa dei sintomi. Per questo motivo resta assolutamente fondamentale non uscire, non ricevere visite e continuare la quarantena in casa rispettando le norme igieniche.

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Chi non ha più sintomi contagioso ancora per 2 settimane

A supporto delle parole del DG dell’OMS l’esperienza vissuta in Cina dal professor Zhao Jianping dell’ospedale Tongji di Wuhan che già mesi fa ha evidenziato una certa pericolosità da parte dei pazienti che avevano sconfitto il virus.

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Coronavirus, andamento ondulatorio fonte di pericolo

A far paura è anche un altro aspetto legato al Covid-19, messo in luce su Fanpage dal virologo Fabrizio Pregliasco dell’Università di Milano secondo cui l’andamento ondulatorio dell’infezione può dare sintomi lievi per poi acutizzarsi: in questi casi si rischia di essere in un primo tempo negativi al tampone e successivamente positivi.

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Nuova sperimentazione contro il Covid-19, la speranza nel sangue dei guariti

Al Policlinico San Matteo di Pavia via ad una sperimentazione approvata dall’OMS in caso di malattie infettive emergenti come il Coronavirus: ai pazienti che versano in gravi condizioni, infatti, potrà essere infuso il plasma dei pazienti oramai guariti e senza alcun sintomo.

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Il motivo risiede nel fatto che il sangue di chi ha sconfitto il virus ha gli anticorpi necessari che possono essere trasferiti nei malati per uccidere l’agente patogeno che ad oggi ha contagiato più di 180mila persone in tutto il mondo.