Il Messaggero

Il brunch compie 30 anni

Non solo e non più una tendenza, il brunch si è inserito stabilmente nelle tradizioni della domenica dei millenials che colgono l’occasione per vivere il tempo in modo più rilassato e lento: il brunch compie 30 anni e festeggia con Nescafè che, proprio come la tarda colazione dolce salata, è sinonimo di un modo di pensare differente, di uno stile di vita alternativo.

Il brunch compie 30 anni

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Sono passati già 3 decenni da quando Nescafé ha introdotto in Italia il rituale del breakfast + lunch accompagnando bagel, panini, croissant salati, pancake e quiche squisite ad una bollente tazza di caffè.

Simbolo di convivialità e leggerezza, il brunch esattamente come Nescafé, rappresenta il gusto di rallentare e sovvertire le regole, concedendosi al piacere della condivisione.

Il brunch compie 30 anni

Da rito nato nell’Inghilterra vittoriana di fine Ottocento, dove giovani nobili e borghesi rampanti organizzavano grandi buffet nelle ville dopo le battute di caccia domenicali a fenomeno di massa sdoganato in America tra gli anni ’70 e gli anni ’80, il brunch in Italia e in pieno lockdown è divenuto anche un modo per coccolarsi in famiglia.

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Il brunch compie 30 anni

Alcune regole vanno rispettate per un brunch perfetto: va servito tra le 11 e le 15, è un evento informale e la parola d’ordine è varietà a tavola. Poi, ovviamente, non deve mancare il caffè!

Per festeggiare come si deve i 30 anni del brunch in Italia, Nescafé e la sua iconica Red Mug saranno presenti nell’hub creativo BASE Milano con iniziative e appuntamenti speciali a partire da giugno: saranno la giusta occasione per godersi un momento di convivialità e condivisione stimolando allo stesso tempo cultura e creatività.