Il Messaggero

Il cibo provoca dipendenza

Mangiare cibi goduriosi che siano dolci e salati stimolano il sistema nervoso così come farebbe una droga: quali sono le cause del disturbo e come potersi aiutare per contrastare questo problema? Ecco qualche consiglio

Perché il cibo provoca dipendenza?

C’è da dire innanzitutto che la dipendenza da cibo si manifesta con il bisogno di mangiare compulsivamente tutti quegli alimenti o ricette che donano una particolare gratificazione. Un comportamento che ricade in pieno tra i disturbi dell’alimentazione.

A causare questa dipendenza è innanzitutto lo stress, ma non sono da sottovalutare periodi difficili e anche cattiva educazione alimentare. In genere il cibo si trasforma in un mezzo per affrontare un momento particolarmente tormentato, sfogando tutti i sentimenti negativi attraverso di esso.

I riesponsabili sono due neurotrasmettitori

Tutto sta nella produzione di dopamina e serotonina, due neurotrasmettitori coinvolti nel meccanismo che provoca il piacere contenuti innanzitutto negli alimenti ad alto contenuto di zuccheri e grassi. Essi, assumendo alcuni cibi, donano una particolare gratificazione al nostro cervello.

I sintomi

Tra i principali sintomi, è possibile riscontrarne alcuni frequenti. Innanzitutto si vive un repentino aumento di peso, accompagnato dalla necessità di pensare spesso al cibo e all’atto di mangiare, spesso in stato di ansia. Inoltre, si finisce per mangiare più velocemente del normale e fino a quando ci si sente pieni, spesso in solitudine.

Le terapie

Per contrastare la dipendenza da cibo non esisto farmaci specifici, ma talvolta tutto si risolve con la psicoterapia e – in casi estremi – con l’uso di antidepressivi e inibitori della ricaptazione della serotonina.

Prevenire è sempre la soluzione migliore, innanzitutto cercando di seguire un’alimentazione sana e corretta, a mangiare soltanto quando si ha veramente fame e cercando qualche hobby o diversivo per provare a sfogare il proprio nervosismo e a rilassarsi!