Il Messaggero

Influencer si tuffano nel lago tossico solo per fare boom di like: si stanno ammalando

Le acque turchesi e cristalline del lago sul Monte Neme in Spagna stanno chiamando a raccolta centinaia di turisti spavaldi che rischiano la salute per scattare una foto e postarla su Instagram con la speranza che faccia il boom di like: il lago in questione, infatti, è tossico e le sue acque sono altamente contaminate da sostanze chimiche riversate nelle acque per decenni da una miniera di tungsteno che sorge nelle vicinanze.

Foto@Kikapress

Influencer si tuffano nel lago tossico solo per fare boom di like: si stanno ammalando

Questa zona è chiamata la “Chernobyl della Galizia” e il colore azzurro intenso dello specchio lacustre è dovuto proprio ai rifiuti generati dall’estrazione e dalla lavorazione di questo materiale usato per fabbricare lampadine.

La grossa miniera è stata attiva fino alla Seconda Guerra Mondiale, poi negli anni ’80 è stata abbandonata: nonostante ciò, le acque risultano ancora notevolmente contaminate. Ciò però non ha rappresentato un deterrente sufficientemente forte per quegli influencer incoscienti che si sono tuffati nelle sue acque.

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Gli scatti della bravata sono costati cari agli Instagrammers in questione che sono finiti in ospedale: i sintomi più comuni sono stati vomito, diarrea, irritazioni della pelle e prurito agli occhi.

 

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https://www.instagram.com/p/Bz1EvZ4I6Mh/

Influencer si tuffano nel lago tossico solo per fare boom di like: si stanno ammalando

Alcuni di essi hanno riportato di non essere a conoscenza della pericolosità del lago tossico sul Monte Neme, altri invece hanno dichiarato che ne è valsa la pena e che lo scatto pubblicato della controversa impresa social ha fruttato parecchi like. Inoltre sembra che non vi siano cartelli di divieto di balneazione o avvisi che spiegano perché il lago sia tossico.

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Questo lago dalle acque rosso sangue è uno dei più pericolosi al mondo: si trova in Tanzania, ai piedi del vulcano “Ol Doinyo Lengai”. L’acqua alcalina nel lago Natron ha un pH massimo di 10,5 ed è così caustica da bruciare la pelle e gli occhi degli animali che non sono adattati ad essa. Qui proliferano infatti soltanto alcuni particolari microorganismi, come i cianobatteri che si nutrono grazie alla luce del sole, con un procedimento simile alla fotosintesi delle piante. Essi contengono un pigmento rosso vivo responsabile del colore del lago Natron.

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