Il Messaggero

AAA cercasi nuovi astronauti per la NASA

L’amministrazione Trump ha obiettivi spaziali ben precisi e molto ambiziosi da realizzare nel 2024 e nel 2030 e la NASA si sta muovendo di conseguenza: si cercano infatti nuovi astronauti per una missione sulla Luna e una su Marte, la fase di reclutamento è aperta.

Su Twitter l’agenzia spaziale statunitense ha pubblicato un post in cui leggiamo: “Hai bisogno di spazio? Abbiamo il lavoro che fa per te”.

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Requisiti per candidarsi come astronauta

I requisiti per i nuovi astronauti sono piuttosto specialistici: oltre ad avere cittadinanza americana, infatti, è richiesta una laurea magistrale in ingegneria, matematica o medicina, bisogna compilare – e superare – un questionario online di circa due ore, aver accumulato un migliaio di ore di volo pilotando jet e ancora avere almeno due anni di esperienza in questo campo.

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Foto@Kikapress

Cercasi anche donne da mandare sulla Luna

L’AD Jim Bridestine ha fatto sapere:

“Stiamo celebrando il nostro ventesimo anno di presenza sulla Stazione Spaziale Internazionale, e siamo in procinto di inviare la prima donna e il prossimo uomo sulla Luna entro il 2024. Per la manciata di donne e uomini altamente specializzati, che assumeremo per unirsi al nostro corpo di astronauti, è un momento straordinario per essere un astronauta. Stiamo chiedendo a tutti gli Americani, con i giusti requisiti, di candidarsi a partire dal 2 marzo

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Ecco quanto si potrebbe guadagnare come astronauta

Competenze robotiche, conoscenza del russo e ovviamente una eccellente preparazione fisica completano il quadro dei candidati più papabili per volare sulla Luna e poi su Marte.

Entro la metà del 2021 la NASA vorrebbe completare la fase di reclutamento a cui seguirà un corso di formazione completa della durata di due anni. I compensi: a seconda delle skills e dell’esperienza, oscillano tra i 55mila e i 120mila dollari l’anno.

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Gli effetti sul corpo degli astronauti una volta sulla Terra

Stare mesi nello spazio comporta diversi problemi una volta tornati sulla Terra: lo sanno bene i nostri astronauti Luca Parmitano e Samantha Cristoforetti che, terminate le loro missioni, si sono sottoposti a una rigida riabilitazione.

I muscoli sono indeboliti, la densità ossea diminuisce favorendo l’osteoporosi, la vista cala perché il nervo ottico si gonfia, e ancora incrementa l’invecchiamento cellulare. Per circa 3 settimane dal ritorno sulla Terra è vietato guidare e sono ridotti al minimo i contatti con l’esterno: il sistema immunitario indebolito infatti sarebbe troppo esposto a germi e virus. Inoltre devono essere verificate durante la riabilitazione eventuali conseguenze dovute alle radiazioni spaziali.

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