Tra i beni di prima necessità introvabili in questo momento ci sono le mascherine. Le più usate sono quelle chirurgiche impiegate solitamente da medici, infermieri e personale ospedaliero.

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Sono fondamentali nel creare una barriera ed evitare che goccioline di saliva o muco possano raggiungere le persone che abbiamo davanti. In questo modo si riduce il rischio di contagio.

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Le mascherine non potrebbero essere utilizzate più e più volte. Hanno una finestra temporale di efficacia. Ma vista l’attuale emergenza, chi le ha le porta anche più del periodo necessario.

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Lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze, fa sapere che in questa particolare circostanza di emergenza, le mascherine si possono disinfettare e riutilizzare. Processo che non può essere fatto per più di tre volte e che non può essere applicato alle mascherine utilizzate da chi ha contratto il virus.

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– Togliere la mascherina e disinfettare la mani con cura.
– Passare la mascherina sotto l’acqua, igienizzarla con il sapone, quindi spruzzare su tutta la superficie (compreso l’elastico che che consente di tenere su la mascherina) una soluzione idroalcolica al 70%.
– Disinfettare entrambi i lati e lasciare agire per 30 minuti in un luogo protetto.
– Lasciate asciugare per 30 minuti (in modo tale che l’alcool si asciughi e ne svanisca l’odore), quindi riponetela in una bustina di plastica pulita, per proteggerla fino al nuovo utilizzo.

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