Il Messaggero

False friend

A dare più grattacapi agli italiani, nonostante siano argomento di lezione in tutte le scuole, sono i “false friend”: parents non vuol dire parenti ma genitori, library biblioteca e non libreria, argument significa litigio e non argomento. Ce ne sono molti altri e finiscono sempre per far sbagliare i nostri connazionali.

Traduzione letterale

Questo è l’errore più comune nel quale incorrono gli stranieri in generale e gli italiani in particolare. Esistono espressioni idiomatiche (tra le più semplici “I cant’ wait” come “Non vedo l’ora” e non come “Non posso aspettare”), ma anche errori di articolo (la scorsa notte non è The last night, ma solo last night), di preposizione (Tizio è sposato con una ragazza francese sarà Tizio is married to a French girl e non Tizio is married with a French girl). E molti altri.

Sorry ed excuse me

Non si usano indifferentemente, perchè la formula per scusarsi è sorry, mentre excuse me serve a richiamare l’attenzione di qualcuno.

Doppia negazione

E’ una costruzione molto usata in italiano, assolutamente no in inglese. Non ho visto nessuno non può essere tradotto come I didn’t see nobody, ma con I didn’t see anyone

Errori da penna rossa

Alcuni errori, soprattutto nella forma scritta, sono terribili e ricorrenti fra noi italiani. Ecco quindi people usato all’italiana, come “gente”, quindi con verbo al singolare invece che al plurale, o forme verbali alla terza persona senza la S finale, oppure ancora la descrizione di azioni continuate nel tempo senza utilizzo di present perfect continuos (non si dice “I live here from 2 years”, ma I’ve been living here for 2 years”)