Il Messaggero

Grilli, cavallette e meduse: il cibo del futuro

Non solo grilli e cavallette, nel cibo del futuro ci sono anche le meduse. In Asia vengono consumate da secoli e presto le vedremo anche sui menù italiani.

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Fritte, marinate o in padella

Sebbene ci sia ancora un po’ di reticenza e non siano così facili da trovare nei ristoranti, le meduse sono state inserite già da tempo nella lista dei novel food.

Ricche di proteine, collagene, antiossidanti, sali minerali e amminoacidi essenziali, sono un alimento versatile che si presta, pare, a molte ricette. Fritte, marinate o in padella c’è solo l’imbarazzo della scelta della ricetta.

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Una proliferazione eccessiva

La carenza di predatori nel mare e l’abbondanza di plancton ha portato negli ultimi anni ad una proliferazione eccessiva di questi invertebrati. Introdurle nella nostra alimentazione potrebbe aiutare a controllarne la diffusione nei nostri mari e in quelli europei.

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Il progetto Go Jelly

Lo scopo del progetto Go Jelly è proprio questo: studiare le diverse tipologie dei mari europei e del Mediterraneo per comprenderne i possibili utilizzi alimentari e non solo. Potrebbero essere impiegate come fertilizzante per l’agricoltura e mangime per l’acquacoltura.

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Meduse in pastella: la ricetta di Slow Fish

Innanzi tutto la parte commestibile della medusa è il cappello. Vanno pulite dai tentacoli che sono la parte urticante.

Dopo averle sbollentate in acqua e limone per due minuti, asciugatele con un canovaccio e infarinatele. Passatele dunque in una pastella preparata con farina di semola e acqua frizzante gelata. Scaldate dell’olio e friggete le meduse, facendo attenzione che l’olio sia caldo ma non bollente.

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