Il Messaggero

Tra gli artisti attivi sui social c'è Piero Pelù

Il leader dei Litfiba, ha deciso di sensibilizzare i suoi follwer con un gesto storico e intimo.

Crediti foto@Kikapress

Una esibizione live? In un certo senso sì!

Si tratta di una esibizione live, ma non canora! Un gesto di grande impatto emotivo per chi conosce il rocker.

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Si lava i capelli in diretta Facebook: il gesto di Pelù

Pierò Pelù ha deciso di lavarsi i capelli in diretta Facebook, per raccogliere fondi per la Protezione Civile, impegnata in prima linea nell’emergenza Coronavirus.

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Non è stato un pesce d'aprile

Chi segue il cantante sa che Pelù lava i suoi capelli solo una volta l’anno o in occasioni speciali. E’ convinto che il segreto di bellezza della sua lunga chioma, stia proprio nel fatto di non stressarli.

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Uno shampoo Home Made 100% naturale

Per questo il gesto intimo compiuto da Pelù assume ancora di più un valore importante. Il rocker si cimenta nello sperimentare uno shampoo naturale fatto con sapone di marsiglia e avocato.

“Ragazzacci questa è la miscela micidiale ma naturale. – ha detto e poi ridendo divertito ha aggiunto – Sto facendo un esperimento, sono la vostra cavia e lo faccio per voi, per la Protezione Civile”

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Il messaggio di Pelù 'Restiamo a casa non facciamo caxxate'

Prima di procedere però, ha voluto fare il punto della situazione e mandare un messaggio a tutti quanti.

“Mi raccomando stiamo a casa, non facciamo caxxxte proprio ora. Questo virus è un figlio di puxxxxa di quelli mai visti. (…) Aiutiamo le persone più indigenti perché quando c’è tanta povertà la mafia ingrassa e questo non è ammissibile”.

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Guarda qui il video integrale!

Buone notizie per il figlio di Tiziana Ferrario

E arriva anche un’altra bella notizia: il figlio della giornalista del Tg1 Tiziana Ferrario è riuscito a sconfiggere il virus.

Edoardo Melloni, 29 anni, era stato ricoverato lo scorso 15 marzo all’Ospedale Sacco di Milano. Come riportato da Il Giornale, in un’intervento rilasciato all’Agi, l’atleta e ingegnere chimico ha raccontato il suo calvario la degenza in ospedale e i sintomi. Da qualche colpo tosse e la febbre a 37,5, fino ad attacchi che durano anche qualche minuto, che lo svegliavano in piena notte e lo costringevano a stare seduto. Un dolore atroce, fino ad arrivare a quel 15 marzo quando ha sputato sangue dalla bocca a causa del virus e da lì il ricovero in ospedale.

“Bisogna evitare a tutti costi di essere contagiati e l’età non conta – ha detto il giovane – potrebbe passare come passa un raffreddore, ma potrebbe anche non essere così. E a priori non ci è dato saperlo”.

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