Il Messaggero

Il miracolo di Amadeus, riunire i Ricchi e Poveri a Sanremo 2020

Sanremo è capace di far riunire artisti separati da anni: dopo i Pooh nel 2016, nella seconda serata Amadeus è riuscito a portare sul palco dell’Ariston i Ricchi e Poveri nella formazione originale a 4 composta da Franco Gatti, Angela Brambati, Marina Occhiena e Angelo Sotgiu

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La storia dei Ricchi e Poveri, dopo 40 anni di nuovo insieme

La loro avventura in 4 iniziò nel 1967 e il nome così riconoscibile e fortunato è dovuto al suggerimento di Franco Califano che li definì “Ricchi di spirito e poveri di tasca”. I 4 cantanti scalarono le classifiche italiane per una quindicina di anni, poi nel 1981 giunse la divisione e Marina la bionda ebbe la peggio.

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Cosa successe davvero tra Marina e Angela?

La stampa all’epoca ebbe molto di cui scrivere e non venne mai del tutto chiarito il motivo di questa “espulsione”. Il rumor giunto fino a noi è che Marina avrebbe intrattenuto una relazione con il compagno di Angela la quale, una volta scoperti, avrebbe chiesto a Gatti e Sotgiu di allontanarla dalla band una volta per tutte.

Franco Gatti chiarisce una volta per tutte sulla divisione dei Ricchi e Poveri

Ma le cose sono andate veramente così tra la bionda e la brunetta? A mettere i puntini sulle i ci ha pensato Franco Gatti in conferenza stampa:

Marina non ha rubato nulla ad Angela, perché i rapporti tra Angela e il compagno già non andavano bene. C’è stato un po’ di marasma ma Marina non è stata cacciata, se ne è andata spontaneamente”.

Franco Gatti e la moglie parlano col figlio scomparso: cosa avviene di notte

Anche Franco Gatti ha lasciato i Ricchi e Poveri nel 2013, in seguito alla tragica scomparsa del figlio Alessio. Il cantante e la moglie Stefania, però, hanno rivelato di riuscire a mettersi in contatto con lui: il ragazzo manderebbe dei messaggi dall’aldilà alla madre che di notte, in uno stato alterato di coscienza, si alza per mettere tutto nero su bianco. A Live non è la D’Urso la donna ha confessato:

“mi trovo in uno stato alterato di coscienza, come sotto dettatura e scrivo con una grafia non mia. È Alessio a parlarmi. In quel momento non so cosa sto scrivendo. Non credo che sia trance, penso di essere in uno stato di coscienza particolare. Finito ciò, torno a dormire senza rileggere”