Un sodalizio lungo quindici anni
Per oltre quindici anni, Alfonso Signorini e Gabriele Parpiglia hanno condiviso redazioni, studi tv e gossip che hanno animato l’informazione rosa italiana. Hanno lavorato fianco a fianco soprattutto per Chi, il celebre settimanale diretto da Signorini, dove Parpiglia ha firmato alcune delle copertine più discusse e degli scoop più incisivi. Ma le prime crepe tra i due sarebbero emerse tempo fa, stando al racconto di Parpiglia, che parla apertamente di un “fatto gravissimo” — mai specificato nei dettagli — che lo avrebbe spinto ad allontanarsi dalla rivista. Un episodio che ha avrebbe fatto da spartiacque tra un prima fatto di riconoscimento professionale e un dopo fatto invece di silenzi.
Foto: Kikapress
La miccia che fa esplodere la polemica
A riaccendere i riflettori sulla rottura è stato l’ultimo numero di Chi, dedicato ai 30 anni del settimanale. In un articolo celebrativo, Alfonso Signorini ha ringraziato “tutte le persone che nel corso di questi 30 anni hanno reso Chi il grande giornale che è”. Una frase che, di per sé, suona come una dichiarazione d’affetto verso i tanti collaboratori passati e presenti. Ma con una puntualizzazione finale che ha fatto discutere: “Se qualche dimenticanza c’è stata, è certo voluta, perché mi ricordo solo del talento e della professionalità”. E tra i tanti nomi citati, infatti, mancava proprio quello di Parpiglia.
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La reazione furiosa di Gabriele Parpiglia
Non è passato molto prima che Parpiglia rompesse il silenzio sui social. Su X, il giornalista ha sfogato tutta la sua amarezza, parlando apertamente di “rimozione deliberata” e definendo Signorini un uomo “con la coscienza sporca”.
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Lo sfogo di Parpiglia
Il post è lungo, articolato, e denso di accuse: dall’ipocrisia del ringraziamento selettivo al crollo delle vendite del settimanale, dai presunti apprezzamenti privati conservati dagli avvocati alle minacce di azioni legali. Parpiglia punta il dito contro un intero sistema che, a suo dire, Signorini metterebbe in atto anche nei suoi programmi tv: “prima amore o tesoro, poi li scarica”. E aggiunge una frecciatina amara: “So che sei rimasto solo”.
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Silenzi, allusioni e una guerra (per ora) a distanza
La replica di Signorini, almeno per il momento, non è arrivata. Nessuna dichiarazione ufficiale, nessun commento pubblico alle parole al vetriolo di Parpiglia. Intanto, la polemica vive di sottintesi. Il post di Parpiglia si chiude con un’allusione: “la nostra storia in parallelo ancora continua… almeno fino a quando… beh, vabbè tesoro. Alla prossima puntata”. Un linguaggio a metà tra il personale e il televisivo, che lascia intendere che la vicenda potrebbe essere tutt’altro che conclusa.
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