Il Messaggero

Samantha Cristoforetti, la dieta spaziale per la missione Minerva

A 45 anni Samantha Cristoforetti è di nuovo tra le stelle, nel suo habitat naturale, insieme ai suoi colleghi della missione Minerva, a regalarci emozioni e racconti letteralmente spaziali: ma cosa mangia durante la sua permanenza in cielo, qual è la sua dieta?

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Come è importante l’allenamento muscolare per gli astronauti, è fondamentale anche seguire una dieta bilanciata che ovvi alle chiare difficoltà che la microgravità comporta.

La dieta della Stazione Spaziale Internazionale prevede tre pasti più qualche spuntino: circa 1900 calorie per le donne, poco più di 3000 per gli uomini, con metodi di cottura e di conservazione del cibo piuttosto particolari.

Samantha Cristoforetti, la dieta spaziale per la missione Minerva

Alcuni alimenti, infatti, devono essere liofilizzati e disidratati prima di arrivare sullo spazio perché si mantengano almeno 24 mesi, altri invece possono essere consumati come si trovano in commercio.

Consentite salse come ketchup e maionese o bbq per rendere più gradevoli i pasti dal momento che il senso di gusto e olfatto sullo spazio si indebolisce parecchio; ok a sale e pepe ma in forma liquida altrimenti i granelli si spargerebbero dappertutto compromettendo il funzionamento dei condotti d’aria.

Samantha Cristoforetti, la dieta spaziale per la missione Minerva

Per questo stesso motivo sono vietati cibi che producono briciole, come patatine o crakers: meglio considerare la frutta secca per uno spuntino e piadina e tortilla al posto del pane. Niente alcool – e quindi non solo vino e liquori ma anche profumi o dopobarba – sia per non alterare lo stato psicofisico degli astronauti sia perché – come riporta il Corriere tramite la BBC – le sostanze volatili possono interferire coi sistemi di recupero dell’acqua della stazione.

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Samantha Cristoforetti, la dieta spaziale per la missione Minerva

Succo di frutta, tè, caffè o aranciate sono presenti ma in polvere in confezioni monoporzione da bere attraverso una cannuccia dopo aver aggiunto acqua calda. Infine via libera al cioccolato nello spazio, comprese anche le M&Ms a cui gli americani non sanno proprio rinunciare.

SOFFRI DI COLESTEROLO ALTO? MANGIA IL CIOCCOLATO, MA SOLO DI QUESTO TIPO

Come cambierà il corpo di Samantha? Le conseguenze sulla sua salute

Samantha Cristoforetti è tra le pochissime donne ad essere andata nello spazio due volte rispetto ai suoi molti colleghi uomini. Diversi studi confermano che l’organismo femminile risente maggiormente degli effetti dell’assenza di gravità (e non solo), per cui il corpo maschile è più resistente.

Ma come si adatta il corpo di un astronauta una volta in orbita? Una ricerca è stata condotta su 477 uomini e 57 donne che hanno viaggiato nello spazio: i risultati sono stati pubblicati sul Journal of Women’s Health.

Le donne fanno più fatica, una volta tornate sulla Terra, a non svenire restando in piedi: ciò è dovuto alla  minore capacità dei vasi sanguigni di dilatarsi sotto effetto della pressione sanguigna.

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Le donne astronaute, poi, vanno incontro ad una maggiore riduzione del volume del plasma compensando questa condizione con l’aumento del ritmo cardiaco, mentre gli uomini sperimentano una maggiore diminuzione della vista dovuta all’aumento della pressione intracranica.

Le radiazioni in orbita colpiscono più le donne che gli uomini, per cui l’incidenza dei tumori è maggiore nelle astronaute rispetto ai loro colleghi: le astronaute dunque vengono esposte di meno ad esse rispetto agli uomini. L’udito peggiorerebbe negli uomini, mentre l’insorgenza di infezioni al tratto urinario sarebbe maggiore nelle donne.