Il Messaggero

Addio scaramanzia: una città che non aspetta più

Per secoli, Napoli ha vissuto nel segno della scaramanzia. Nessun napoletano doc avrebbe mai azzardato a preparare i festeggiamenti prima del fischio finale. E invece, nel 2025, qualcosa si è rotto. A poche ore dalla sfida che potrebbe consegnare lo Scudetto alla squadra partenopea, la città si è già vestita a festa: bandiere ovunque, balconi addobbati, fuochi pronti a esplodere. La prudenza scaramantica, quel “non si dice finché non succede”, sembra essere svanita, travolta dall’entusiasmo e da una fame di vittoria troppo a lungo repressa.

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Le scuole chiudono, l’università va in dad: una giornata sospesa

I giornali riportano dei dati che dicono molto: le scuole sono state chiuse in anticipo per la sfida Scudetto e Università in Dad, anche se si gioca la sera. Una scelta che racconta più di mille parole. Non si tratta solo di precauzione: è la consapevolezza che il clima in città è già quello di un evento storico. I corridoi scolastici sono vuoti, le aule universitarie spente. Non perché manchino studenti o professori, ma perché Napoli è tutta proiettata verso l’evento calcistico che potrebbe finalmente chiudere il cerchio.

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I bidelli in malattia e il “caso” delle assenze strategiche

Sarebbero ben 80 i collaboratori scolastici che in un solo giorno hanno presentato certificati di malattia. Un dato che ha fatto alzare più di un sopracciglio, ma che va letto dentro un contesto ben più profondo. È il modo tutto napoletano di partecipare a qualcosa di collettivo, anche se questo significa sospendere temporaneamente la routine.

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Festeggiamenti già pronti: Napoli esplode prima del triplice fischio

Le piazze sono presidiate, i maxi-schermi montati, le coreografie pronte. I quartieri si sono organizzati con giorni di anticipo, ignorando ogni rito scaramantico. Carri allegorici, fuochi d’artificio, magliette celebrative e bandiere con la scritta “Campioni d’Italia” già stampata. Il tempo sembra essersi contratto: Napoli ha deciso di vivere il futuro nel presente, convinta che non si possa più aspettare.

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Un nuovo tipo di fede calcistica

È come se la città avesse riscritto il proprio rapporto con il calcio e con la sorte. La scaramanzia cede il passo a una fiducia assoluta, a una certezza emotiva che va oltre il risultato. Napoli si comporta come se avesse già vinto. Dopo anni di sogni sfiorati, oggi si celebra la speranza come se fosse già realtà.

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