Il Messaggero

Sergio Marchionne

Gravissime ma stazionarie. Non si sa molto altro sulle condizioni di salute di Sergio Marchionne, ricoverato nella Divisione di Terapia Intensiva all’ospedale universitario di Zurigo.

Sergio Marchionne

Qualcuno ha definito l’attuale stato del manager “irreversibile” e nessuno, fino a questo momento, ha né confermato né smentito la circostanza.

Sergio Marchionne

C’è molta riservatezza attorno all’ex numero uno di Fca, il gruppo industriale automobilistico nato dalla fusione tra Fiat e Chrysler proprio grazie alla sua visionaria opera manageriale. La stessa riservatezza che ha sempre avvolto la sua vita privata.

Sergio Marchionne

Per questo poco si sa delle persone a lui care, della sua famiglia che in queste ore di apprensione sono davanti al suo capezzale. Accanto a Marchionne, la cui vita è ormai appesa a un filo, non mancano i figli Alessio Giacomo e Jonathan Tyler, nati dal precedente matrimonio, e l’attuale compagna Manuela Battezzato.

Sergio Marchionne

Un amore, quello tra Marchionne e Battezzato, nato in Fiat: lui chiamato dalla famiglia Agnelli a risollevare le sorti della storica azienda di Torino in crisi, lei dipendente con laurea in Scienze Politiche e impiegata nell’ufficio Comunicazione fino alla fine degli anni ‘90.

Sergio Marchionne

I rapporti tra i due sono fin da subito stretti ma professionali, visto che la 47enne si occupa di Comunicazione e segue le relazioni tra Fiat e Chrysler in vista dell’acquisizione che avviene nel 2009.

Sergio Marchionne

Ma l’amore nasce solo nel 2012, quando la donna – secondo quanto riportava qualche anno fa Libero Quotidiano – rinuncia al matrimonio con lo storico fidanzato per stare accanto al suo Sergio.

 

Sergio Marchionne

Da allora non si sono più lasciati, hanno vissuto la loro storia con discrezione. Una privacy che oggi più che mai viene tutelata nel rispetto di un uomo che lotta tra la vita e la morte.

Sergio Marchionne

Nessuno avrebbe mai immaginato, forse, che le condizioni di Sergio Marchionne si sarebbero aggravate in questo modo.

Lo stesso manager, ora ricoverato in Svizzera, non credeva che la situazione potesse precipitare. Non a caso, prima del ricovero a fine giugno in vista dell’intervento chirurgico, chiacchierando con i suoi collaboratori, pensava già al dopo.

C’erano incontri, riunioni e attività da svolgere. “Non sarò via molto –  avrebbe detto prima di entrare in ospedale, secondo quanto riporta la Repubblica.it – Non credo ci sia bisogno di stravolgere l’agenda”.

Invece, Marchionne ora si trova in terapia intensiva e le sue condizioni sono gravi, sebbene stazionarie.

Al suo posto, alla guida di Fca è subentrato Mike Manley, che avrà l’arduo compito di portare avanti il lavoro svolto fino ad oggi dal suo visionario predecessore.

Mentre tutti attendono col fiato sospeso di conoscere le sorti dell’uomo che salvò la Fiat.