Il Messaggero

Lo studio pubblicato sul Nature Medicine

Una ricerca condotta dall’Università di Hong Kong, evidenzia come un paziente con Covid-19 potrebbe essere contagioso fino a tre giorni prima della comparsa dei sintomi.

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L'analisi di 94 pazienti ricoverati in un ospedale cinese

lo studio è stato condotto su 94 pazienti positivi al Covid-19 ricoverati al Guangzhou Eighth People’s Hospital in Cina. Il team di studiosi, al cui capo c’è il professor Eric Lau dell’Università di Hong Kong, Centro collaboratore dell’Organizzazione mondiale della sanità per l’epidemiologia e il controllo delle malattie infettive, ha raccolto tamponi della gola a partire dall’inizio dei sintomi, fino a 32 giorni dopo.

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La fase 1 dello studio

La prima fase dello studio ha visto eseguire e analizzare 414 tamponi fatti appunto nel lasso di tempo che va dall’inizio dei sintomi, fino a 32 giorni dopo.

E’ stato notato che la carica virale era molto più alta all’inizio dei sintomi.

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La seconda fase

In una seconda fase, i ricercatori hanno modellato i profili di infettività di 77 ‘coppie di trasmissione’. Sono state prese coppie di pazienti con Covid-19 con uno dei due che, molto probabilmente, poteva aver infettato l’altro.

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Intervallo seriale e periodo di incubazione

Se l’intervallo seriale (il tempo trascorso tra il primo caso e i successi) è più breve del periodo di incubazione (ovvero l’intervallo temporale tra l’esposizione ad una infezione e la comparsa dei suoi sintomi), significa che il contagio potrebbe essere avvenuto prima della manifestazione dei sintomi.

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