Il Messaggero

Visitare il relitto del Titanic si può: 100mila dollari per contribuire a renderlo immortale

Era il 15 aprile 1912 quando il transatlantico Titanic, a causa della collisione con un iceberg, affondava al largo di Terranova (isola canadese dell’Oceano Atlantico) durante il viaggio inaugurale da Southampton a New York: un naufragio drammatico, che portò alla morte di oltre 1.490 persone e che è entrato nel mito anche grazie al film di James Cameron del 1997.

Visitare il relitto del Titanic si può: 100mila dollari per contribuire a renderlo immortale

Il film del 1997, con Kaye Winslet e Leo Di Caprio, si apre proprio così: un gruppo di ricercatori sta analizzando le immagini del relitto, in quel caso alla ricerca di un prezioso diamante. Nella realtà quel tipo di esplorazione non è impossibile, a patto di aver un buon budget: la compagnia americana OceanGate Expeditions organizza delle immersioni verso il relitto, non semplici passeggiate turistiche ma vere e proprie missioni che durano sei giorni.

Visitare il relitto del Titanic si può: 100mila dollari per contribuire a renderlo immortale

Il costo è di circa 100mila dollari, quello che all’epoca costava un biglietto di prima classe per il Titanic: si parte in gruppi di massimo 9 persone e si affronta un’esperienza subacqua a bordo di un mini-sommergibile ultra tecnologico, il Titan, creato appositamente per permettere la visione più ampia e particolareggiata possibile del relitto

Visitare il relitto del Titanic si può: 100mila dollari per contribuire a renderlo immortale

Ogni partecipante si inabbiserà almeno una volta alla scoperta del Titanic, ma soprattutto in questi sei giorni parteciperà ad una missione per la quale deve essere preparato: recuperare più materiale video possibile, per sostenere il progetto di OceanGate, ovvero la creazione di una riproduzione tridimensionale fedele e in alta definizione del Titanic.

Visitare il relitto del Titanic si può: 100mila dollari per contribuire a renderlo immortale

Ci si continua ad interrogare anche su una possibile futura operazione di recupero del relitto: negli anni gli ingegneri hanno proposto le strategie più originali (e assurde) per tirarlo su, dall’utilizzo di enormi magneti alle palline da tennis per riempire lo scafo, ma alla fine il costo di una simile operazione non sarebbe giustificato dal risultato, visto che probabilmente molti dei resti del transatlantico andrebbero in frantumi. E c’è anche chi ha fatto notare che quel relitto è una tomba per moltissimi viaggiatori, le cui spoglie riposano ancora lì sotto.