Young Signorino si è sposato a sorpresa pochi giorni fa con una ragazza di 34 anni ma altrettanto a sorpresa spunta la dichiarazione del suo ex manager che dichiara di aver mandato il progetto in frantumi e smaschera il trapper

Il caso Young Signorino fa parlare in mille modi di sé, soprattutto dopo il matrimonio a sorpresa del trapper, avvenuto qualche giorno fa con una ragazza di 34 anni. Ma le nozze hanno portato con loro strascichi non proprio positivi per il giovane artista, che dopo il matrimonio si è visto arrivare addosso una pioggia di critiche da parte del suo manager, il rapper tunisino Sabri Jemel.

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Sono deluso da Young Signorino, mi sento pugnalato – ha dichiarato al Fatto Quotidiano – per lui ero un buon consigliere, un ottimo amico, un direttore artistico e anche dj”. Il problema sembra essere soprattutto il matrimonio improvviso del ragazzo, che avrebbe messo da parte il suo management: “Da quando nella sua vita è arrivata questa donna di 34 anni è cambiato totalmente, e alla fine si è eclissato da noi. Tutto il team la considera una grande delusione. Non a caso il suo primo video da quando si è allontanato da noi è stato realizzato da lei. Ma adesso cosa mangeranno, senza date o contratti? Avevamo tanti progetti, ora tutto è andato in frantumi”.

Un personaggio controverso ma, sembra, creato quasi completamente ad arte: “La storia del figlio? Ha inventato tutto lui, così come la cosa del coma, della clinica psichiatrica, di Satana. Ma questo è intrattenimento puro. Lui ha mentito sulla sua vita, ma se lui mentiva io dovevo romanzarla al meglio. Noi abbiamo solo inventato il personaggio Signorino. Creato a tavolino? Sì e no. Lui era complice ed era entrato nella parte”.

Young Signorino risponde per le rime alle accuse del suo manager

Ma per un manager che la pensa così, dall’altra parte c’è il diretto interessato, che dalle pagine dello stesso giornale risponde per le rime a Jemel: “Ho letto tante stronzate. Ero percepito come un personaggio costruito, ma solo perché ero una marionetta in mano ad altre persone. Mi rendevano scemo con gli stupefacenti perché sapevano che era il mio punto debole. Le persone che mi stavano accanto mi mettevano in ridicolo. Mi obbligavano a fare i videoclip mezzo nudo dicendo ‘fai vedere il pelo, che facciamo visualizzazioni’. Non mi sono inventato un bel niente. Mi sento il Marilyn Manson italiano. Solo, non ho alcun figlio: mi hanno obbligato a dirlo”.

E adesso? Con un EP in uscita, Young Signorino è pronto a debuttare ufficialmente nel mondo discografico. Riuscirà anche senza manager?