La valigia, croce e delizia di viaggiatori e viaggiatrici: nell’aria si sente profumo di bella stagione e già iniziamo a pensare alle vacanze e ai weekend fuori porta, complici anche i lunghi ponti primaverili. Ma che si parta per due giorni, tre o quindici, di fronte alla valigia spalancata c’è sempre il dilemma: cosa porto? In che quantità? Sarà troppo, troppo poco?

La valigia, croce e delizia di viaggiatori e viaggiatrici: nell’aria si sente profumo di bella stagione e già iniziamo a pensare alle vacanze e ai weekend fuori porta, complici anche i lunghi ponti primaverili. Ma che si parta per due giorni, tre o quindici, di fronte alla valigia spalancata c’è sempre il dilemma: cosa porto? In che quantità? Sarà troppo, troppo poco?

C’è chi la fa all’ultimo minuto, la sera prima della partenza, e chi la pianifica con attenzione da settimane prima: il rapporto con la valigia e la sua preparazione, secondo gli psicologi, è anche una manifestazione di come gestiamo l’ansia. C’è chi vorrebbe lasciarsi andare ma ha preso troppi schiaffi nella vita ed è timoroso, chi si butta e rischia, chi non rischierebbe neanche di girare l’angolo senza arrivare preparato.

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Anche cosa mettiamo in valigia rivela molto della nostra personalità. I farmaci hanno un posto di rilievo nel vostro bagaglio? Paura della morte. Troppi abiti e accessori? Siete persone che temono di non riuscire a fronteggiare il nuovo senza lo scudo protettivo dei propri oggetti. Ognuno ha poi i suoi beni scaramantici: rosari e santini, ma anche carte di credito e denaro contante, spesso più del necessario.

Sintetizzando -ed ironizzando- questi sono i principali profili psicologici divisi in base alle valigie che prepariamo per partire. In quale vi riconoscete?

Il trolley da cabina

Essenziale, comodo, misure precise per essere imbarcato come bagaglio a mano, trendy ma senza fronzoli: il tipo di persona che riesce a far entrare tutto in un bagaglio a mano è preciso, puntiglioso e non lascia niente all’immaginazione. Prima di partire avrà scelto con cura gli abbinamenti, usando lo stesso capo per creare più outfit e risparmiare spazio: sarà cintura nera di sovrapposizioni, Marie Kondo nella piegatura di calze e camicie, gran visir degli organizzatori da valigia. Una persona del genere, che non partirà mai dimenticando la luce accesa o il biglietto del treno sul comò, conviene sempre averla nel proprio viaggio!

Il set di valigie

La valigia non è mai una, anche se si tratta di un weekend fuori porta di due giorni al mare: è sempre una combinazione di valigia più beauty più scarpiera/cappelliera. Lei/lui hanno bisogno di portare più cose possibili, per fronteggiare tutte le variabili previste o impreviste: se lasceranno anche un singolo capo d’abbigliamento, scarpa o accessorio, passeranno il viaggio a rimpiangerlo perchè si, gli serviva proprio quello. Sono un po’ ansiosi e insicuri, ma generosi: una volta arrivati, visto che hanno tanto di tutto, prestano a destra e a manca il necessario a chi è meno previdente di loro.

Lo zaino da globetrotter

Spesso sono giovani e prestanti, perchè solo per caricare in spalla quello zaino c’è bisogno di un allenamento specifico: non è detto però, perchè sono stati avvistati esemplari di questo tipo anche più bassi e leggeri dello zaino stesso che portavano in spalla. Nello zaino il viaggiatore globetrotter riesce ad infilare veramente di tutto: scorte di cibo, depuratore d’acqua portatile, un bagno chimico, un’amaca ripiegata. Sono persone a loro agio in tutte le situazioni, credibili con ogni outfit, sempre a posto in ogni circostanza. Si sanno arrangiare e soprattutto portano da soli la loro casa-zaino: autosufficienti fino all’estremo!

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