I carboidrati non sono il male di questo secolo in fatto di linea, anzi ricoprono un ruolo fondamentale: ecco cosa succede al nostro corpo se eliminiamo pane e pasta dalla dieta.

Chi non ha mai provato a rimettersi in linea all’ultimo momento eliminando pane e pasta? Avrete certamente notato come nel giro di una settimana, gonfiore e ritenzione idrica si sono attenuati e la bilancia è tornata a sorridervi, ma sappiate che questo tipo di pratica porta a farvi perdere soltanto liquidi e nasconde grossi rischi per l’organismo a cui, a lungo andare, mancheranno delle componenti fondamentali per il corretto funzionamento.

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I carboidrati complessi hanno la brutta fama di favorire l’aumento di peso, tuttavia non è cosi, anzi sono la principale fonte di energia. Tutto sta nel saper dosare bene i diversi nutrienti senza eccessi: l’optimum sarebbe, secondo uno studio del Brigham and Women’s Hospital di Boston pubblicato su The Lancet, assumere non meno del 40% e non più del 70% di carboidrati al giorno.

Cosa succede al nostro corpo se eliminiamo pane e pasta? Le conseguenze sul fisico

Il primo sintomo di questa drastica assenza nel regime alimentare quotidiano è la disidratazione poiché il nostro corpo, invece di bruciare i carbs in entrata, utilizza come fonte di energia quelli conservati in forma di glicogeno. Per ogni grammo di glicogeno consumato si perdono ben 3 grammi di acqua.

Un’altra comune conseguenze è il senso di annebbiamento e stanchezza che ci avvolge: non potendo fornire la stessa quantità di carboidrati all’organismo, il nostro cervello attiva la modalità “risparmio energia”, i livelli di concentrazione scendono e siamo più irritabili.

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Cosa succede al nostro corpo se eliminiamo pane e pasta: i rischi per l’umore

Eliminare pane e pasta – ma anche riso o cereali – ci fa sentire “influenzati”, deboli, assonnati e talvolta con nausea e alito cattivo perché si accumulano i corpi chetonici, tossici per l’organismo poiché bruciano i muscoli riducendo la massa magra.

Anche le prestazioni sportive sono soggette ad un forte calo considerando che pane e pasta sono la prima fonte di energia: il nostro corpo cercherà dunque altre vie metaboliche – meno veloci e più complesse – per ricavarla. Senza contare che anche l’umore ne risentirà parecchio se smettiamo di mangiare pane e pasta: i carboidrati, infatti, inducono la sintesi della serotonina, il neurotrasmettitore in grado di regalarci calma, serenità e sazietà.