La dieta del gruppo sanguigno funziona?
Dopo la bagarre televisiva in cui è stato coinvolto il Dr. Lemme e gli ospiti di Domenica Live per la sua controversa eppur amatissima dieta, Barbara D’Urso si è occupata di un altro regime alimentare molto in voga tra le star che, attenzione, non ha lo scopo di far perdere peso, ma di far vivere bene.
A dirlo è il Dr. Pietro Mozzi, in collegamento da Bobbio, che ha illustrato la dieta del gruppo sanguigno: a seconda se siamo A, B, AB o O, il nostro metabolismo è più o meno tollerante a certi alimenti, per cui la filosofia alla base della dieta del gruppo sanguigno consiste nell’evitare cibi che provocano l’agglutinazione, ovvero la formazione di agglomerati di antigene.
La dieta del gruppo sanguigno funziona? Ecco qualche semplice regola
Il gruppo 0 è il capostipite di tutti i gruppi sanguigni, una sorta di cacciatore, appartenente a fisici atletici con un’ottima disposizione verso la carne. Dunque, consigliate le diete iperproteiche e chetogeniche come la dieta a zona. Lontani invece dai latticini, dai cereali e dai legumi. Lo sport che più si confà al gruppo 0 riguarda tutte le attività pesanti.
Il gruppo A è l’agricoltore che nell’evoluzione della specie è venuto più tardi del cacciatore: ampio spazio a vegetali e cereali di ogni sorta a sfavore, invece, di carne e pesce – in generale di proteine. Consigliata la pratica di sport rilassanti come yoga o golf.
Il gruppo B caratterizza il nomade che avrebbe un sistema metabolico veloce e molto efficace, per cui è l’unico che può consumare con una certa leggerezza i latticini. Occhio però a non eccedere con alimenti ricchi di conservanti e di zuccheri semplici. Tennis e camminata sono le attività motorie consigliate.
Infine il gruppo AB è considerato l’enigmatico ed è al gradino più alto della scala evolutiva: si trova tra il gruppo A e il B, dunque può consumare con moderazione tutti gli alimenti, ma con particolare riguardo sempre ai latticini.