Cade neve nera in Siberia, ma il fenomeno è tutt’altro che magico e poetico e dimostra l’inquinamento ambientale della regione. Ecco perché.

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Neve nera in Siberia, un fenomeno tutt’altro che magico: cosa sta succedendo?

La neve nera sta ricoprendo la Siberia. Per la precisione, sta cadendo e ricoprendo i territori dell’area di Kuzbass e, se i video e le immagini fornite direttamente dai cittadini possono sembrare all’apparenza poetiche, c’è chi già parla di Apocalisse.

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La neve nera, per quanto peculiare, è infatti altamente tossica. L’area in cui si sta verificando il fenomeno contiene infatti uno dei più grandi giacimenti di carbone fossile del mondo. L’estrazione è iniziata sotto il regime sovietico e, di fatto, dopo un breve arresto negli anni ’90 ora è più intensa che mai e riempie l’aria dell’area di polveri tossiche, ricca di metalli pesanti come mercurio e arsenico.

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La neve assume un colore scuro proprio a causa dei metalli presenti nella regione, rendendo dunque il fenomeno della black snow tutt’altro che magico. Al contrario, è un chiaro segnale dell’elevato inquinamento dell’ambiente, su cui non è mai stata avanzata nessuna iniziativa di tutela e protezione. Una questione su cui oggi si discute ampiamente, considerando che nell’area vivono circa 2 milioni di persone.

Praga