Bocciato l’emendamento alla legge sulla semplificazione fiscale, la Tampon Tax è ancora in essere dal 1972 e gli assorbenti sono un “bene di lusso”: quanto spendono in più le donne a causa della pink tax?

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Tampon Tax, assorbenti un bene di lusso: l’Italia non è un paese per donne

In questi giorni la Camera dei Deputati ha discusso di un emendamento proposto dal Pd al decreto sulla Semplificazione Fiscale sulla riduzione dell’Iva dal 22% al 10 o al 5% per una serie di prodotti di igiene femminile: questo emendamento è stato ribattezzato “Tampon Tax” ed è stato bocciato per mancanza di coperture: gli assorbenti, dunque, sono considerati dal 1972 un vero e proprio bene di lusso (non di prima necessità come il pane, il latte o un giornale) reputatati cioè meno prioritari del tartufo, la cioccolata o i rasoi.

È vero che in commercio esistono costosissimi assorbenti Swarovski utilizzati dalle mogli degli oligarchi sovietici, ma al di là di queste stranezze, i più semplici e comuni assorbenti non possono essere ancora paragonati al caviale. In Inghilterra si stanno predisponendo leggi che prevedono la distribuzione gratuita degli assorbenti nelle scuole, in Olanda e in Francia questa tassa è stata ridotta rispettivamente al 6% e al 5,5%, mentre in Irlanda è stata definitivamente abolita, così come in India, Libano, Nigeria o Tanzania.

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La Presidente della Commissione Bilancio della Camera Carla Ruocco ha spiegato che portare l’iva sui tamponi dal 22% al 10% comporterebbe un costo di 212 milioni, che salirebbe a oltre 300 qualora l’iva arrivasse al 5%

Tampon Tax, Pink Tax: quando essere donna è molto dispendioso

Noi restiamo ancora arroccati su una posizione altamente discriminante. Quella che viene chiamata in gergo Pink Tax incide parecchio nelle tasche delle donne italiane: in media, secondo uno studio del 2015 condotto dal Department of Consumer Affairs di New York, i prodotti rivolti a consumatrici femminili costano circa il 7% in più di quelli maschili; per l’abbigliamento ci si attesta sull’8% in più, per i prodotti di bellezza si parla addirittura del 13%.

In soldoni, quanto costa essere donna? Secondo un calcolo effettuato dalla testata francese Rue89 ogni mese spendiamo in media 130 euro in più di un uomo tra spese per depilazione, contraccezione, igiene intima, trucco e vestiario, eppure le donne guadagnano – almeno in Italia – il 23% in meno rispetto agli uomini.