Il 21 marzo un asteroide si “avvicinerà” alla Terra, ma nessun pericolo per il pianeta

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Equinozio di primavera, finalmente ci siamo. È tempo di lasciarci alle spalle l’inverno e accogliere la stagione della rinascita per antonomasia. Quest’anno l’equinozio cade il 20 marzo alle 4.49, segnando il primo giorno di primavera nell’emisfero settentrionale e il primo giorno d’inverno nell’emisfero meridionale.

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Equinozio di primavera, ecco cosa accadrà il 21 marzo

Equinozio deriva dal latino aequinoctium, e indica una durata uguale del buio rispetto alla luce. Quello del 2021 si preannuncia speciale perché il 21 marzo alle 17:03 ora italiana l’asteroide near-Earth (231937) 2001 FO32 farà il flyby con la Terra, passando a una distanza minima di circa due milioni di km dal nostro pianeta. Una distanza che è oltre cinque volte quella tra la Terra e la Luna. Diciamo subito che sarà inutile stare con gli occhi rivolti verso il cielo perché l’asteroide sarà scarsamente visibile dall’Italia a causa dell’orbita eliocentrica seguita che privilegia gli osservatori dell’emisfero australe.

La scoperta di questo asteroide è avvenuta il 23 marzo 2001 dal telescopio di Socorro del progetto Linear e segue un’orbita di tipo Apollo piuttosto eccentrica: al perielio passa a 0,29 unità astronomiche (Au) dal Sole, mentre all’afelio si porta a 3,1 Au, ovvero in piena Fascia principale degli asteroidi.

Media Inaf, il notiziario online dell’Istituto nazionale di astrofisica, fa sapere che la minima distanza fra l’orbita dell’asteroide e quella della Terra è di circa 500mila km. Una buona notizia, perché si tratta di un valore che ci mette al riparo da possibili collisioni. Malgrado ciò, però, è interessante capire che cosa accadrebbe se l’asteroide si abbattesse sul nostro pianeta.

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Cosa accadrebbe se l’asteroide si abbattesse sulla Terra

Se l’asteroide si schiantasse sul suolo terrestre rilascerebbe all’istante un’energia totale equivalente all’esplosione contemporanea di circa 11 milioni di bombe atomiche come quella di Hiroshima. Il cratere scavato sulla terraferma avrebbe un diametro di circa 9,5 km con una profondità di 2,4 km e gli ejecta di maggiori dimensioni arriverebbero fino a 20 km di distanza.

Anche a 100 km di distanza dall’epicentro l’onda termica avrebbe la capacità di bruciare gli alberi e provocare ustioni di terzo grado. Nel complesso verrebbero spazzati via più di 30mila kmq di superficie terrestre. Dulcis in fundo gli effetti climatici della collisione sarebbero al limite della catastrofe globale.

Ma niente paura: l’equinozio di primavera 2021 non si trasformerà in una giornata apocalittica per il nostro pianeta. Possiamo allora iniziare a fare il cambio di stagione e accogliere con il miglior spirito la primavera in arrivo.