La popolazione dei sardi spicca per la presenza di molti supercentenari: nei denti il segreto della longevità, il motivo

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La longevità umana è influenzata anche dai fattori genetici, come dimostrato da ricerche recenti. Un ruolo cruciale è giocato dal gene BPIFB4, nella sua variante LAV (Longevity Associated Variant), comunemente noto come “gene della longevità”. Questo gene è particolarmente diffuso tra le persone che vivono a lungo e in buona salute.

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La proteina LAV-BPIFB4, associata a questo gene, ha dimostrato di svolgere un ruolo vitale nella protezione dalle malattie legate alla degenerazione cellulare. Una ricerca condotta dal professor Annibale Puca del Gruppo MultiMedica di Milano e dal professor Paolo Madeddu dell’Università di Bristol ha rivelato che questa proteina ha un impatto positivo anche sulla salute del cuore e sulla ripresa dopo un infarto.

La ricerca, finanziata dal Ministero della Salute e dalla British Heart Foundation, ha coinvolto tre fasi: una clinica-osservazionale, una sperimentazione in vivo e una sperimentazione in vitro. I risultati hanno confermato l’effetto protettivo della proteina LAV-BPIFB4 sul cuore, migliorando la funzione e la vascolarizzazione cardiaca.

La proteina LAV-BPIFB4 ha dunque il potenziale terapeutico di preservare la salute del cuore e contrastare le malattie cardiache, contribuendo a mantenere l’equilibrio delle cellule cardiache.

Il segreto della longevità nei supercentenari non è più un segreto

Arrivare a spegnere 100 candeline è già di per sé una impresa degna di nota, ma superare i 110 anni significa diventare supercentenari, il che è un fatto letteralmente più unico che raro: ma qual è il segreto della longevità? Finalmente, sono emersi dati scientifici chiari e incontrovertibili sul motivo per cui alcuni riescono a vivere molto più di altri: a quanto pare hanno un sistema immunitario speciale!

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È quanto emerso da una ricerca condotta dagli scienziati del Riken Center for Integrative Medical Science e della Keio University School of Medicine in Giappone, pubblicata sulla rivista specializzata Proceedings of the National Academy of Sciences.

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Il segreto della longevità? I supercentenari hanno un sistema immunitario diverso dagli altri

I ricercatori hanno esaminato a fondo il sistema immunitario di 7 supercentenari e lo hanno paragonato a quello di 5 soggetti di età compresa tra i 50 e gli 80 anni. I numeri sono da brividi: attraverso l’analisi dell’RNA, infatti, gli scienziati hanno osservato 41.208 cellule immunitarie di ultracentenari e 19.994 unità cellulari dei volontari più giovani concludendo che il segreto della longevità è caratterizzato dall’eccesso di cellule CD4, un sottogruppo dei linfociti T, che hanno proprietà citotossiche (cioè in grado di uccidere e debellare altre cellule).

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Nei più giovani, invece, questa tipologia di cellule non ha le stesse funzionalità, ma è di supporto; inoltre il team che ha lavorato a questo studio ha analizzato il sangue di due supercentenari scoprendo che parte di queste cellule rappresentavano la progenie di una singola cellula antenata.

I sardi vivono di più anche per via dei loro denti

È anche emerso, di recente, che la popolazione dei sardi che vive ben più della media italiana e mondiale, deve questa speciale caratteristica ai denti. Sì, avete letto bene e il motivo è presto detto.

Il professor Germano Orrù del servizio di Biologia molecolare dell’Aou di Cagliari, insieme al suo team, ha studiato i batteri rilevati nella placca dentale degli avi dei sardi: è emerso che mangiando meno carne e più verdure abitualmente, hanno un minor rischio di contrarre malattie cardiovascolari o autoimmuni.

“Un numero troppo elevato di batteri anaerobi fa sì che questi possono attraversare le barriere tessutali ed entrino in circolo sanguigno esponendoci a malattie come l’artrite reumatoide, o patologie come l’aterosclerosi” ha spiegato il professore.

Foto: Kikapress