Cotton fioc, cannucce, piatti e stoviglie di plastica saranno banditi dal 2019: ma perchè non potremo più usarli? Ecco il motivo

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L’Europa dice addio ai prodotti in plastica monouso. Dal 2019 potremmo non poter più utilizzare oggetti comunissimi come cotton fioc, cannucce e stoviglie di plastica.

Le disposizioni sono contenute in una direttiva della Commissione Europea che è stata approvata anche da Consiglio e Parlamento, al fine di ridurre l’impatto dei rifiuti sull’ambiente, in particolar modo quello marino.

Troppi gli oggetti in plastica che una volta utilizzati non vengono smaltiti come dovrebbero e finiscono per contribuire ad aggravare la salute del nostro pianeta, spesso finendo direttamente in mare: l’85% dei rifiuti che si trovano nei fondali è costituito proprio da questo materiale.

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Per questo Bruxelles ha deciso di mettere al bando proprio quei prodotti, una decina in tutto, che hanno un impatto maggiore sull’inquinamento delle acque, incidendo con una peso del 70%.

Si tratta soprattutto di prodotti monouso come piatti, bicchieri e posate di plastica, ma anche cotton fioc, cannucce, aste per palloncini e alcuni determinati attrezzi per la pesca.

Nel mirino anche le classiche bottiglie di plastica per bevande: entro il 2025 i Paesi dell’Ue dovranno raccoglierne il 90% introducendo sistemi di cauzione-deposito.

Tutti questi oggetti non sono destinati a sparire dal mercato, ma – impone la direttiva – dovranno essere fabbricati utilizzando solo materiali eco-sostenibili. A questo proposito, le aziende produttrici potranno contare su misure economiche che prevedono incentivi per sviluppare alternative meno inquinanti.

Nel frattempo, finché non ci si adeguerà alle nuove disposizioni europee, gli Stati membri dovranno mettere in campo azioni e interventi volti alla riduzione di contenitori in plastica, trovando valide soluzioni alternative.

Le nuove disposizioni prevedono anche azioni di sensibilizzazione nei confronti dei cittadini europei in materia di impatto ambientale della plastica: i consumatori dovranno essere informati sui danni che tale materiale provoca al nostro sistema ambientale. A tal proposito, alcuni oggetti dovranno riportare sull’etichetta informazioni chiare sulla quantità di plastica contenuta, sullo smaltimento e sull’impatto negativo che hanno sull’ambiente.

Fino al 2019, anno in cui si prevede l’entrata in vigore della nuova normativa, nessuno vieta di utilizzare i prodotti in plastica monouso, ma chi ha a cuore le sorti del pianeta e dei nostri mari vi ha già rinunciato da parecchio.