Morte di Lady Diana, l’errore più grande di Elisabetta che pesa ancora oggi

Quando Lady Diana perse la vita a soli 36 anni a Parigi, per alcuni giorni tutto il mondo si fermò rapito da uno straziante dolore verso colei che era riuscita in qualche modo ad umanizzare una istituzione fredda e distante come la Royal Family: la Regina Elisabetta ci mise un po’ per decidere di mostrarsi alla nazione per tenere un discorso in sua memoria.

Incidente di Diana, cosa successe alla Regina poche ore dopo la tragica notizia

Si trovava a Balmoral quando venne raggiunta dalla notizia del tragico incidente della oramai ex moglie del primogenito Carlo e la prima reazione fu quella di proteggere i nipoti William e Harry dal clamore mediatico allontanandoli e allontanandosi dal mondo esterno.

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Reazione questa che i sudditi del Regno Unito non le perdonarono per molto molto tempo e che videro come una grave mancanza di rispetto verso una figura che amavano profondissimamente.

Un documentario su Channel 4 rivela come Elisabetta II si salvò dopo aver commesso il suo più grande errore: fu grazie al giovane Primo Ministro Tony Blair, che si era insediato da soli 4 mesi, se il potere della Corona non svanì sotto il peso del rancore.

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Blair la convinse infatti ad uscire dai suoi palazzi e ricordare Diana come Sovrana e come nonna di William e Harry impedendole, come ha rivelato lo storico Dominic Sandbrook, di “mostrare un cuore tanto duro”.

Il gesto del Premier inglese portò a salvare l’immagine della Famiglia Reale e sebbene Elisabetta gli era grata, “non le piaceva sentirsi in debito col primo ministro” tanto che una volta che Blair inizio a perdere consenso, ne fu felice.

Lei il suo era riuscita a riprenderselo con una mossa strategicamente perfetta anche se contro la sua volontà.