Sembra strano, ma in origine il pomodoro era viola e soltanto dopo, per una modifica genetica spontanea ha assunto il colore rosso: la doppia conferma da due studi indipendenti italiano e cinese.

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Pomodoro viola, non rosso: così era alle origini, la scoperta italo-cinese

Siamo abituati a vedere da sempre il pomodoro rosso, di un rosso vivo che ha ispirato anche Pablo Neruda e che sa di casa e di domeniche insieme con tutta la famiglia, ma in origine il pomodoro era viola, come le melanzane, le more o l’uva.

Questo è quanto emerge da due studi indipendenti, condotti dall’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e dall’Accademia Cinese delle Scienze di Pechino, pubblicati rispettivamente su Plant Communications Molecular Plant.

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I due team sono partiti parallelamente dall’analisi di una rara varietà di pomodori con striature viola conosciuti dagli anni ’70 come Aft (Anthocyanin Fruit) che hanno incrociato con un’altra varietà Atv (Atroviolacea) da cui sono nati pomodori di un colore simile a quello delle melanzane. Esaminando gli oltre 30.000 geni del pomodoro, è stato identificato il gene che colora di viola la buccia della varietà Aft.

Pomodoro viola, un gene si è modificato spontaneamente

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È stato scoperto che il colore viola derivava dalla presenza di sostanze antiossidanti conosciute come antocianine che con il tempo sono “andate perdute” a seguito della mutazione spontanea del gene di cui sopra.

Il capo dei ricercatori italiani Pierdomenico Perata ha sottolineato che ci sono voluti anni per giungere a questa scoperta, soprattutto in un clima molto competitivo come quello della ricerca dove l’Italia investe circa l’1,3% di Pil a fronte del 3% della Cina.

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