Il duro conflitto in Israele riporta alla mente le parole di Albert Einstein sulla Terza Guerra Mondiale

Gli attacchi missilistici su Israele hanno scatenato una crescente preoccupazione per la pace mondiale. Questa tensione potrebbe innescare una possibile escalation europea, coinvolgendo potenze globali come Russia, Cina e Corea del Nord. Gli Stati Uniti potrebbero anche essere trascinati nel conflitto se i loro alleati fossero sotto attacco missilistico.

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Questo scenario allarmante è stato descritto come “del tutto credibile” da esperti come il professor Anthony Glees. L’attuale presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e il suo stato maggiore sono preoccupati riguardo a una possibile guerra che potrebbe coinvolgere il mondo intero, richiamando paralleli con l’inizio della Prima Guerra Mondiale.

Il professor Glees ha sottolineato il pericolo di un “piccolo atto di vendetta” che potrebbe innescare una catena di eventi incontrollabile, che potrebbe sfociare in un conflitto simile a una Terza Guerra Mondiale. Questa prospettiva spaventosa dipende dall’andamento degli eventi nei prossimi giorni e settimane.

Il professore ha concluso sottolineando che un atto vendetta relativamente minore ha innescato eventi catastrofici nel passato, e che ora esistono ragioni per non escludere il rischio di un conflitto su scala più ampia. La minaccia rappresentata da gruppi come Hamas, con l’obiettivo dichiarato di distruggere Israele, aumenta l’instabilità nella regione e il pericolo di una spirale fuori controllo.

In questo contesto, le parole di Albert Einstein in riferimento alla Terza Guerra Mondiale fanno ancora più paura. Al termine della Seconda Guerra Mondiale, infatti, il celebre fisico disse: “Non so con quali armi sarà combattuta la Terza Guerra Mondiale ma la Quarta Guerra Mondiale sarà combattuta con pietre e bastoni”.

I suoi riferimenti erano rivolti alle armi di distruzione di massa e a uno sviluppo così avanzato delle tecnologie belliche che potrebbero spingere i popoli a un terzo conflitto mondiale dalla potenza distruttiva, tanto da dover poi tornare indietro di decenni.

Foto: Kikapress