Cosa dobbiamo aspettarci da una eventuale eruzione del supervulcano dei Campi Flegrei? Il documentario svizzero catastrofista sta facendo discutere.

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Le recenti scosse avvertite con frequenza nei dintorni di Napoli stanno alimentando i timori riguardo alla possibilità di un’eruzione del supervulcano dei Campi Flegrei. Tuttavia, se le autorità di protezione civile stanno cercando di mantenere la calma e di illustrare il piano di evacuazione previsto in caso di effettiva eruzione, una visione particolarmente catastrofica sulle conseguenze di un’eventuale eruzione sta emergendo dal web, alimentata da un documentario del canale televisivo elvetico Rsi, la tv pubblica svizzera di lingua italiana, dal titolo esplicito e quanto mai catastrofista: “Napoli, il supervulcano che minaccia l’Europa“. Ma cosa dice questo documentario nella realtà? E per quale motivo offre una narrazione così catastrofista?

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Cosa succederà in caso di eruzione del supervulcano dei Campi Flegrei? Il documentario catastrofista svizzero

Andiamo con ordine e partiamo dal principio. “Napoli, il supervulcano che minaccia l’Europa” è un reportage della durata di 42 minuti e 24 secondi diffuso il 4 aprile scorso su YouTube e sulla rete televisiva svizzera. Il programma presenta immagini e testimonianze che mettono a dura prova la resistenza degli spettatori.

Tramite ricostruzioni animate vengono mostrate una Piazza Plebiscito sommersa dalle nubi ardenti, la Chiesa di San Francesco da Paola devastata dalle fiamme, e una visione apocalittica di Napoli sepolta sotto una coltre di cenere. Ma oltre alle immagini, sono le dichiarazioni degli studiosi intervistati a destare una certa preoccupazione.

Gli scienziati riportano scenari di distruzione pressoché totale, discostandosi dalle ipotesi elaborate dagli esperti che hanno contribuito alla stesura del Piano di evacuazione della Protezione Civile nazionale. Durante il documentario, si sentono frasi agghiaccianti come: “Su Napoli incombe una minaccia, un pericolo che spaventa l’Europa. Alcuni scienziati ritengono che i Campi Flegrei siano responsabili della scomparsa dell’uomo di Neanderthal. Quarantamila anni dopo, ci sono segnali di risveglio, e la catastrofe potrebbe avvenire in qualsiasi momento“.

Inutile dire che queste parole gettano alcune ombre cupe sull’intera regione. La prospettiva di una devastazione senza precedenti, che coinvolgerebbe non solo Napoli ma l’intero Meridione, solleva una serie di paure e domande sulla preparazione e sulla risposta delle autorità di fronte a una potenziale emergenza di tale portata.

In un momento in cui la sicurezza e la stabilità dell’area sono già messe alla prova da una serie di sfide, dalle tensioni socio-economiche alla pandemia in corso, l’idea di un disastro di dimensioni epiche agita gli animi e sollecita un’azione immediata e concertata da parte delle istituzioni e della comunità scientifica.

Photo Credits: Shutterstock