Nella Cappella Sistina c’è un dettaglio che pochi hanno notato: il fondoschiena di Dio. Un particolare senza precedenti nella storia dell’arte, scoperto da uno storico

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​A 550 anni dalla nascita di Michelangelo Buonarroti, le sue opere continuano a rivelare dettagli incredibili. Uno di questi è la rappresentazione del “di dietro” di Dio nella volta della Cappella Sistina, un elemento unico nella storia dell’arte.

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Nella scena della “Creazione degli astri e delle piante”, Dio è raffigurato sia frontalmente mentre crea il Sole, sia di spalle mentre si allontana, mostrando chiaramente le natiche. Questo dettaglio, spesso trascurato dai visitatori, è stato evidenziato dallo storico dell’arte statunitense Timothy Verdon, che ha sottolineato l’audacia di Michelangelo nel rappresentare il corpo divino in modo così umano e realistico.

La scelta di Michelangelo di raffigurare Dio in una posa così umana potrebbe essere interpretata come un tentativo di avvicinare il divino all’esperienza umana, enfatizzando l’idea che l’uomo è creato a immagine e somiglianza di Dio. Questo dettaglio contribuisce a rendere la Cappella Sistina un’opera ricca di significati teologici e simbolici.​

Il dettaglio della Cappella Sistina, affrescata da Michelangelo tra il 1508 e il 1512, conferma l’innovazione del maestro nel rappresentare il divino con un linguaggio plastico e dinamico. Situata nella Volta all’interno della scena della Creazione degli Astri e delle Piante, la figura di Dio appare da una prospettiva inedita, con una resa anatomica che esalta il movimento e la tridimensionalità.

L’inserimento di un dettaglio così terreno all’interno di un’opera sacra rompe con la tradizione iconografica del tempo, rendendo la narrazione visiva più realistica ed espressiva. A oltre 500 anni dalla sua realizzazione, la Cappella Sistina continua a svelare particolari sorprendenti, dimostrando come Michelangelo non solo abbia ridefinito l’arte rinascimentale, ma abbia anche creato un’opera destinata a stimolare nuove letture e interpretazioni attraverso i secoli.

Foto: Shutterstock