Le velelle invadono le spiagge in primavera: sembrano meduse, ma non lo sono! Scopri cosa sono, perché si spiaggiano e se è sicuro toccarle

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Le velelle, note anche come “barchette di San Pietro”, sono piccoli organismi marini coloniali che, in primavera, si spostano dalle profondità oceaniche verso la superficie, creando spettacolari distese blu lungo i litorali italiani. Questi idrozoi galleggiano sull’acqua grazie a una struttura simile a una vela, che li trasporta seguendo la direzione del vento. Il loro spiaggiamento si verifica regolarmente tra aprile e giugno, specialmente dopo episodi di maltempo che favoriscono il trasporto verso la costa.

Velelle: perché puzzano?

Nonostante la loro comparsa sia impressionante per l’estensione delle colonie che si accumulano sulle spiagge, le velelle sono completamente innocue per l’uomo e gli animali domestici. Tuttavia, quando iniziano a decomporsi, rilasciano un odore sgradevole dovuto alla naturale putrefazione, che può persistere per alcuni giorni. La loro presenza indica generalmente un mare pulito, poiché questi organismi non sopravvivono in acque particolarmente inquinate.

Le velelle appartengono alla famiglia degli Cnidari, come le meduse, ma a differenza di queste ultime, non hanno capacità urticanti significative. Vivono in colonie di polipi specializzati in diverse funzioni, tra cui alimentazione, difesa e riproduzione.

Spiaggiamento delle velelle: le cause

Il fenomeno dello spiaggiamento delle velelle non è ancora completamente compreso dalla comunità scientifica. Sebbene questi organismi siano oggetto di studi da secoli, rimangono numerosi interrogativi sulle loro fasi larvali e sui pattern di distribuzione in relazione ai cambiamenti climatici. Alcuni studiosi ipotizzano che la riduzione dei predatori marini, come i pesci luna, possa aver favorito un aumento della popolazione delle velelle, ma questa teoria non è ancora stata confermata.

Negli ultimi anni, grazie alle osservazioni di biologi marini e fotografi subacquei, si è riusciti a documentare in modo più dettagliato il loro comportamento e la loro diffusione lungo le coste italiane. La loro resistenza ai cambiamenti ambientali suggerisce che continueranno a essere una presenza costante nei nostri mari, offrendo ogni anno un affascinante spettacolo naturale, seppur accompagnato dal fastidio del loro odore quando muoiono sulle spiagge.

Foto: Shutterstock