I baby boomers sono i più pericolosi alla guida: lo dice una ricerca francese. Se siete nati tra il 46 e il 64, fate attenzione

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Sono chiamati ‘baby boomers’, e sono le persone nate tra il 1946 e il 1964: secondo uno studio francese sono molto pericolosi alla guida e rischiano di causare indicenti stradali.

Nati tra il 46 e il 64, attenzione: ecco il rischio che correte

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A dispetto del nome, i ‘baby boomers’ sono persone che hanno tra i 50 e i 70 anni e un recente studio pubblicato sul Injury Prevention, li identifica come pericolosi alla guida.

“Il numero di guidatori anziani sulle strade è aumentato e si prevede che continuerà a crescere – spiegano gli autori dello studio – Questo perché i baby boomer invecchiano e vivono più a lungo di quanto non facessero le persone una generazione fa”

L’analisi è stata condotta su 12.460 conducenti di età compresa tra i 55 e i 70 anni e sono stati presi in considerazione il numero di incidenti, e gli eventuali problemi di salute.

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Che invecchiando le nostre capacità di guida ne risentano è risaputo; i riflessi sono più lenti e l’insorgere di alcune malattia possono rendere la guida difficoltosa. Guidare nel traffico, di notte, con la pioggia diventano tutte situazioni pericolose. Ad esempio i disturbi all’udito possono compromettere la guida, ma molte delle persone che ne soffrono non li tengono in considerazione.

Lo studio, condotto dal 2007 al 2014, ha evidenziato che in questo lasso di tempo la percentuale di soggetti che hanno avuto almeno un incidente nell’anno precedente è passato dal 2,8% al 3,2%. Un terzo degli autisti soffriva di dolore alla schiena e al collo, mentre il 31% aveva disturbi articolari e muscolari, il 20% pressione alta, 19% problemi all’udito e l’11% disturbi del sonno.

Crediti foto@Shutterstock

Nota: il presente articolo è il frutto di una ricerca e di una elaborazione di notizie presenti sul web. Con la presente l’autore, la redazione e l’editore declinano ogni responsabilità e invitano i lettori ad eseguire un’attenta verifica e a rivolgersi sempre ad un medico specialista.