Un padre una figlia: intervista al regista Cristian Mungiu

Il 30 agosto arriva nelle sale cinematografiche itaiane "Un padre una figlia" per la regia di Cristian Mungiu.

Vincitore all'ultimo Festival di Cannes del premio Prix de la mise en scène a dieci anni dalla Palma d’Oro vinta per 4 Mesi, 3 settimane, 2 giorni, Un padre una figlia (titolo originale Bacalaureat), racconta le speranze e i sacrifici che un padre fa pur di dare alla propria figlia un futuro migliore, almeno secondo lui. Parla di principi e compromessi, di decisioni, scelte, educazione e anche di famiglia. 

Abbiamo incontrato il regista e ci ha raccontato come sia nata l'idea del film e i suoi diversi livelli di significato.

"E' la storia di un padre che si domanda cosa sia meglio per sua figlia, se sua figlia debba imparara a sopravvivere nel mondo reale o se debba lottare per essere sempre onesta cercando di cambiare il mondo" racconta il regista Cristian Mungiu.

Ma il film non si ferma solo a questo; è una storia su più livelli di significato. C'è il rapporto padre figlia, c'è il rapporto con la società, racconta uno spaccato della società e delle istituzioni. Esiste un rapporto tra compromesso, corruzione, istituzione e povertà? Possiamo educare i nostri figli in modo diverso rispetto a quello a cui siamo stati educati noi? Questi sono alcuni degli interrrogativi che Cristian Mungiu si pone e fa porre allo spettatore.

 

"L'essenza del racconto per un film di questo tipo – spiega il regista – non risiede nella spiegazione di tutte le tematiche  e di tutti i significati della storia, ma nel riuscire a non limitarli eccessivamente. Se il film riuscisse a farvi riflettere sulle vostre scelte di vita, sui vostri momenti di insincerità o su decisioni che avete preso in passato, sarebbe un bonus meraviglioso".

Un padre una figlia di Cristian Mungiu: sinossi

Romeo Aldea, un medico che vive in una piccola città di montagna in Transilvania, ha cresciuto la figlia Eliza con l'idea che al compimento del diciottesimo anno di età lascerà la Romania per andare a studiare all'estero. Il suo progetto sta per giungere a compimento: Eliza ha ottenuto una borsa di studio per frequentare una facoltà di psicologia in Gran Bretagna. Le resta solo da superare l'esame di maturità, una mera formalità per una studentessa modello come lei. Ma il giorno prima degli esami scritti, Eliza viene aggredita e questo mette a rischio la sua partenza. Adesso Romeo è costretto a prendere una decisione. Ci sono diversi modi per risolvere il problema, ma nessuno di questi contempla l'applicaizone di quei principi che, in quanto padre, ha insegnato a sua figlia.