Il 13 novembre ricorre la Giornata mondiale della gentilezza: ecco perché essere buoni ci fa bene, i vantaggi scientificamente provati

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Tra il ‘single day’ e il ‘black friday’, in mezzo troviamo una ricorrenza che spesso dimentichiamo: il 13 novembre si festeggia la Giornata mondiale della gentilezza.

Mai come in questo difficile periodo storico abbiamo bisogno di essere uniti nel segno del rispetto e dell’equità, tuttavia le buone maniere miste all’empatia e all’altruismo sono considerati atteggiamenti da deboli e per questo spesso sottovalutati.

La gentilezza si festeggia il 13 novembre: save the date

Ci viene in aiuto la scienza per ribadire che invece essere gentili comporta numerosi vantaggi che coinvolgono corpo e mente, ma anche la sfera lavorativa, il successo personale e la buona salute.

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Tra i benefici scientificamente provati della gentilezza annoveriamo un minor rischio di ictus e infarto, che al contrario aumenta in coloro che hanno un temperamento rabbioso e aggressivo verso gli altri. A provarlo è stato uno studio italo-americano dei ricercatori del National Institute on Aging di Baltimora: chi si arrabbia di più ha il 40% di possibilità in più di infarto perché le carotidi si ispessiscono.

La gentilezza è una potentissima arma, dunque, contro lo stress che – tra gli altri effetti negativi – aumenta i radicali liberi nel nostro corpo facendoci invecchiare prima.

Stando ad uno uno studio pubblicato sull’International Journal of Psychophysiology, chi adotta comportamenti altruisti e aiuta gli altri cade meno nella depressione, ha una migliore autostima e la pressione sanguigna è sotto controllo.

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A lavoro essere gentili e ben disposti aiuta soprattutto quando si è in gruppo: lo ha dimostrato ­Jonathan Bohlmann della North Carolina State University che ha sottolineato quanto, in un team, sia importante avere a che fare con un capo/leader che tratta i propri colleghi e dipendenti con equità, considerazione e gentilezza.

Tutti i vantaggi scientificamente provati dell’essere gentili

I lavoratori, infatti, saranno portati a lavorare di più ed essere più produttivi, nonché a sentirsi più coinvolti e dunque far di tutto per arrivare al successo come gruppo.

La Giornata mondiale della gentilezza dovrebbe ricordarci che previene e combatte il bullismo, sin dalla più tenera età. Una ricerca University of British Columbia su 400 bambini tra i 9 e gli 11 anni di una scuola elementare di Vancouver, ha dimostrato che gli studenti più gentili e altruisti sono i più popolari e che fare gesti piccoli ma di carineria verso gli altri porta a farsi amici più facilmente.

Foto: Shutterstock