La Regina Elisabetta ha virtualmente inaugurato un nuovo reparto del Royal London Hospital: ai medici ha confessato di sentirsi esausta dopo il Covid

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Sua Maestà la Regina Elisabetta si appresta a spegnere 96 candeline il prossimo 21 aprile e si sta riprendendo da una serie di infausti eventi – familiari e di salute – che l’hanno messa ko per alcune settimane, non ultimo il Covid.

Elisabetta, preoccupanti strascichi dopo il Covid: cos’ha rivelato

Dopo essersi eclissata per qualche tempo, è riapparsa con bastone al seguito alla cerimonia di commemorazione per il compianto marito, il Principe Filippo tuttavia sta declinando alcuni inviti in presenza preferendo apparire da remoto ove sia possibile.

I medici, d’altronde, sono stati chiari: la sovrana ha bisogno di riposo anche se l’agenda della Corona continua ad essere molto fitta.

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In ordine di tempo, la Regina Elisabetta ha presenziato virtualmente all’inaugurazione di un nuovo reparto del Royal London Hospital che porterà il suo nome e si è intrattenuta – dalla sua scrivania al Castello di Windsor – con medici e infermieri a cui ha raccontato le conseguenze che il Covid le ha lasciato.

La Regina si è detta esausta per colpa del Covid

Truccata di tutto punto, con un invidiabile sorriso e un abito floreale e primaverile, per la prima volta Elisabetta II ha parlato dei sintomi della malattia che l’ha colpita qualche settimana fa: “Il Covid ti lascia molto stanco, esausto”.

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Poi ha ascoltato le testimonianze di alcuni pazienti curati in quel reparto, tra cui Asef Hussain, che solo di recente è tornato a camminare:

“Sono felice che tu stia meglio, questa pandemia è davvero terribile”, ha così espresso solidarietà aggiungendo che “quando sei ricoverato non puoi vedere le persone care”.

E poco dopo la Regina si è rivolta alla moglie:

Non ti era permesso incontrarlo, ma almeno riuscivate a parlare” ha commentato ascoltando con grande interesse e empatia la storia della coppia.

La Sovrana non ha infine lesinato parole d’elogio verso lo staff del reparto che è riuscito a completare in sole 5 settimane un progetto che richiedeva almeno 5 mesi di lavoro:

Siete dei costruttori da record” – ha esclamato stupita la 96enne – “È incredibile cosa riusciamo a fare quando ne abbiamo necessità”.

Foto: Kikapress