Il Principe Harry insieme a Elton John, Elizabeth Hurley e Sadie Frost contro l’Associated Newspaper: il grave motivo

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Il Principe Harry ha sempre volute difendere la sua privacy, da quando ha perso la madre Diana mentre scappava dai paparazzi a Parigi. Da quando si è sposato con Meghan e poi ha avuto due figli, quella per la stampa è diventata un’ossessione e proteggere i suoi affetti una missione.

Principe Harry, guerra alla stampa: gravi violazioni

Missione che l’ha portato a prendere la drastica decisione di lasciare la Royal Family perché non sufficientemente tutelato. Ora il duca di Sussex è di nuovo all’attacco e ha avviato una azione legale straordinaria contro l’ Associated Newspaper, editore di tabloid come il Daily Mail e il Mail on Sunday.

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Non è solo in questa corsa alla tutela della privacy: anche Elton John, il marito, Elizabeth Hurley, Sadie Frost e la baronessa Doreen Lawrence di Clarendon hanno aderito all’iniziativa legale particolarmente aggressiva a causa di – si legge negli atti ufficiali depositati – “gravi violazioni della privacy”.

Investigatori segreti, accesso ai conti e furti d’identità: il processo di Harry

Come riporta Hello Magazine, tra le spietate condotte dell’editori figurerebbero “l’assunzione di investigatori privati ​​per posizionare segretamente dispositivi di ascolto all’interno delle auto e delle case delle persone, l’incarico a individui di ascoltare e registrare clandestinamente le telefonate private e dal vivo delle persone mentre si svolgevano, il pagamento di funzionari di polizia, con legami corrotti con investigatori privati, per informazioni privilegiate e sensibili, furto d’identità di persone per ottenere informazioni mediche da ospedali privati, cliniche e centri di cura con l’inganno, accesso a conti bancari, storie di credito e transazioni finanziarie con mezzi illeciti e manipolazione”.

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Un portavoce di Associated Newspapers ha detto in risposta:

“Confutiamo completamente e inequivocabilmente queste diffamazioni assurde”.

Harry e sua moglie Meghan Markle hanno già citato in giudizio Associated Newspaper Limited per i commenti  di The Mail on Sunday sull’azione legale del Duca contro il Ministero dell’Interno erano effettivamente “diffamatori”.

Foto: Kikapress