Splendida Cornice, Geppi Gucciari commossa: ‘per me una conversazione difficile e preziosa’

A cinque anni dalla tragedia di Parigi, l’incontro tra Azdyne Amimour e Georges Salines, rispettivamente genitori di un attentatore e di una vittima degli attacchi terroristici, ha suscitato un’emozione profonda nel cuore di chi ha assistito a questa straordinaria testimonianza di riconciliazione andata in onda in televisione. Azdyne Amimour, un commerciante di 72 anni di origini algerine padre di uno degli attentatori del Bataclan, e Georges Salines, un intellettuale e medico francese di 62 anni padre di una delle vittime, hanno condiviso il palco di Splendida Cornice, il programma condotto da Geppi Cucciari su Rai 3, per raccontare la loro storia di perdono e amicizia. Un momento di estrema commozione, che ha colpito al cuore anche la stessa conduttrice.

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Splendida Cornice, Geppi Cucciari commossa dai due ospiti

Andiamo con ordine e partiamo dal principio. Nella puntata di Splendida Cornice del 28 marzo, Geppi Cucciari ha ospitato due uomini che hanno raccontato una storia toccante e potente. Da un lato Georges Salines, padre di Lola, una delle vittime del brutale attacco al Bataclan avvenuto il 13 novembre 2015. Dall’altra parte, Azdyne Amimour è il padre di Samy, uno dei terroristi responsabili della strage. In un gesto di straordinaria umanità e compassione, questi due uomini hanno trovato il coraggio di sedersi insieme, di fronte al pubblico, e di raccontare la loro storia di dolore, comprensione e perdono.

Il momento culminante dell’incontro è stato quando hanno rivelato di aver scritto insieme un libro, un progetto che ha segnato un importante passo avanti nella loro relazione. Questa amicizia, nata da un dialogo e da un semplice caffè, ha permesso loro di condividere il peso di una ferita profonda e di trovare un senso di comprensione reciproca che ha sorpreso molti.

Geppi Cucciari, colpita profondamente dalla storia, ha commentato l’incontro su X definendolo “un racconto triste e meraviglioso“. Ha aggiunto che per lei è stata una “conversazione difficile e preziosa“, sottolineando l’importanza di tali dialoghi nella costruzione di ponti tra le persone e nella guarigione delle ferite causate dalla violenza e dall’odio.

Photo Credits: Kikapress