Nella terza serata di Sanremo 2020 Marco Masini ha scelto Arisa con cui debuttare sulle note di Vacanze Romane: il risultato ha diviso il pubblico, critiche feroci dall’ex Matia Bazar

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Masini e Arisa, cos’è successo dopo l’esibizione all’Ariston

Sanremo 2020 è arrivato al giro di boa con la terza serata, quella dedicata ai duetti: ha infervorato il web la performance di Marco Masini e Arisa che hanno scelto di cantare una versione “restored” di “Vacanze Romane”.

Indelebile resta l’esibizione di Antonella Ruggiero e dei Matia Bazar sul palco dell’Ariston al Festival del 1983, controversa quella realizzata da Masini e Arisa che hanno virato verso atmosfere elettropop per tornare a sonorità più contemporanee. La voce cristallina di Rosalba è risuonata potente e netta, tuttavia ha provocato non poche critiche.

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L’impresa di svecchiare un brano di 37 anni fa è riuscita? Secondo l’ex Matia Bazar Mauro Sabbione no: il cantante ha steso le pagelle per AdnKronos e non ha avuto pietà per Masini e Arisa.

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“Se continuava a cantarla Masini, forse l’avrei votata maggiormente, ma la partenza di Arisa, sul ritmo pseudo U2 ‘streewithnonamè (sì proprio il gruppo di Bono farcito su un ritmo disco/trash) è decisamente orribile. Vacanze Romane sembra un musical di terza categoria”.

“L’unico momento affascinante – ha puntualizzato Sabbione, ammettendo comunque una certa difficoltà nel restare imparziale – è il vocalizzo iniziale. E poi Arisa complica il tutto con una spensierata sguaiatezza senza confini. Se Amadeus ha precisato presentandola come ‘uno dei momenti più sofisticati e popolari che Sanremo abbia prodotto’ avrebbe dovuto essere, appunto, ‘uno dei momenti più sofisticati e popolari che Sanremo abbia prodotto”.

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