16 spazi abbandonati nel Lazio riqualificati e gestiti da under35 diventano il nuovo itinerario smart per i viaggiatori: scopriamo l’ostello ‘in rosa’ di Torre Alfina

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La ricetta pensata dalla Regione Lazio per la ripartenza continua ad avere come ingrediente principale i giovani U35 e abbina alla loro voglia di muoversi la necessità territoriale di dare nuova vita a spazi in disuso e abbandonati.

Castelli, ex caserme, conventi ed ex edifici scolastici: il turismo giovanile è nel Lazio e grazie all’ambizioso programma Itinerario Giovani e ai fondi delle Politiche Giovanili della Regione Lazio, sono stati riqualificati ben 16 luoghi trascurati da tempo.

Itinerario Giovani, scopriamo l’ostello in rosa di Torre Alfina

Tra questi anche l’ostello di Torre Alfina ‘Il Podernovo’, un’esperienza tutta al femminile a partire dall’ideazione progettuale e dal successivo management di progetto, curati entrambi da Corinna Pernigotto Cego, responsabile dello Sportello Europa del Comune di Acquapendente.

La gestione dell’ostello in rosa nella frazione di Acquapendente è affidata ad un team di giovani donne che, grazie al coordinamento di Claudia Romagnoli della Cooperativa L’Ape Regina, renderanno la vostra esperienza davvero unica.

Tante e tutte interessanti le attività organizzate ogni fine settimana a partire dallo scorso 19 giugno: un itinerario di passeggiate e visite guidate nella Riserva Monte Rufeno, in quei boschi dove aleggiano ancora storie e leggende di vita contadina, oppure una visita al Bosco del Sasseto alle prime ore del mattino o ancora una perlustrazione del Castello di Torre Alfina.

E non è tutto: è possibile anche dedicarsi al disegno naturalistico, espressione artistica, laboratori legati alle tradizioni, agli usi tradizionali delle piante a scopo cosmetico e gastronomico, Yoga, nordic walking, orienteering, soft adventure, attività hands on, turismo esperienziale e lento, attività meditative, ma anche arti marziali, pilates e zumba

L’ostello in rosa ‘Il Podernovo’ ha infine pensato anche a far divertire i più piccoli coinvolgendoli nel sentiero natura o nel giardino botanico e portandoli insieme alla Fata Smemorina nel misterioso Bosco del Sasseto alla ricerca di tracce, “alberi animati”, rocce maestose, tronchi abitati da animali fantastici.

Foto: Comunicazione GenerAzioni Giovani