La proposta di Trevor Donovan, il Teddy della serie 90210
Un po’ Grande Fratello un po’ Cast Away, è la sfida (tutta ipotetica) proposta dall’attore Trevor Donovan: 30 giorni completamente isolati, in un castello in mezzo al mare senza elettricità ed internet a disposizione. In palio 40 mila dollari.
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Come un GF in solitaria, le telecamere vi riprenderebbero h24
Si tratta di una sfida/provocazione che va detto, non ha un riscontro nella realtà ma ha comunque stuzzicato la curiosità di migliaia di follower.
L’attore ha chiesto chi fosse disposto a vivere per 30 giorni ripresi 24 ore su 24 e trasmessi in mondo visione, su di una piccolissima isola senza internet ed elettricità.
Unica dotazione il rifornimento di viveri per tutta la durata dell’esperienza che, se portata a termine, farebbe arrivare nelle tasche dell’avventuriero 40 mila dollari (circa 34000€).
Small Island Castle 100 miles off shore. No electricity or internet. Just shelter, bedding, books, paper, pen and enough food & water for 30 days. (ur entire stay would be live streamed to world) If you last 30 days you get $40,000. Could you do it? pic.twitter.com/LwntnyewDq
— Trevor Donovan (@TrevDon) August 22, 2020
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Il magico posto si trova in Liguria
Ad accompagnare il cinguettio anche una foto del castello in questione che sorpresa, è in Italia. Si tratta i Torre Scola o di San Giovanni Battista, una costruzione militare del 1606 che si trova oltre la punta nord orientale dell’Isola della Palmarola nel Golfo dei Poeti in Liguria.
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Tra i cinguettii anche quello di Selvaggia Lucarelli: ecco la sua risposta
Tra i tanti cinguettii anche quello di Selvaggia Lucarelli, che smorza subito l’entusiasmo della proposta
“No, non potrei farlo perché è vietato e posso ricevere una multa. È Torre Scola in Italia.”
Un utente commentando il suo post, torna ad alleggerire i toni “Non sono certo sia protetto, ma di sicuro è covid free”.
Chissà che l’idea lanciata da Donovan non prenda realmente vita; voi sareste disposti ad accettare la sfida?
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Torre Scola o di San Giovanni Battista: storia
Voluta dal Senato della Repubblica di Genova nel 1606, faceva parte di un sistema difensivo delle coste, borghi e villaggi. Pianta pentagonale, mura spesse circa 4 metri, la torre poteva ospitare fino a 8 persone e 10 cannoni. Durante la dominazione napoleonica nel 1800, venne bombardata e in parte distrutta il che portò al suo abbandono.
Nel 1915, dopo che ne è stata scongiurata la distruzione, è stata convertita in faro di segnalazione e tra il 1976 e 1980 è stata restaurata.
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