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Birra: come berla, come versarla e quali errori non fare mai

La birra è una bevanda straordinaria: ma per berla al meglio ci sono degli errori da non commettere assolutamente! Vi siete mai chiesti quali sono?

Foto: Kikapress

La storia della birra: dov’è nata?

Partiamo dalla storia. Le origini della birra si perdono nella notte dei tempi… alcuni ritrovamenti dimostrano che già 5mila anni fa, al tempo dei Sumeri, la birra fosse largamente consumata nell’attuale Medio Oriente. Tra il fiume Tigri e l’Eufrate è stata addirittura ritrovata una tavoletta assira risalente al 2500 a.C. nella quale viene esplicitamente indicato anche il mestiere stesso di birraio.

Anche nell’Antico Egitto la birra aveva un’importanza fondamentale: l’alcol riusciva infatti a depurare l’acqua dalle impurità, tanto che i sudditi del faraone venivano abituati sin da piccolissimi a berla. Addirittura, si utilizzava nello svezzamento dei neonati, somministrando loro una variante a basso tenore alcolico diluita con il miele!

Greci, Etruschi e Romani la conoscevano bene nonostante preferissero il vino, tant’è che è tra i popoli del Nord che il suo uso si diffuse notevolmente: i Celti ne resero comunissimo l’uso in Gallia, Britannia ed Irlanda; i Germani la portarono nell’Europa Centrale. Fu qui che, nel Medioevo, si pensò bene di aromatizzarla con le infiorescenze del luppolo grazie agli esperimenti dei monaci tedeschi. Esperimenti talmente riusciti che resero il luppolo uno degli ingredienti fondamentali di una bella birra!

foto: Kikapress

Quali sono le tipologie di birre più conosciute?

Lo sapevate che ci sono tanti falsi miti sulla birra? Per esempio sulle birre rosse e sulle doppio malto? Come? Siete soliti ordinare una ‘rossa’ o una ‘doppio malto’? In realtà si tratta di un’approssimazione.

La birra rossa, infatti, non esiste! Il colore infatti non identifica alcuna categoria di birra e, anche se alcune birre hanno effettivamente un colore ambrato o rosso acceso, possono essere molto diverse tra loro! Il colore di una birra è infatti determinato soprattutto dalle quantità di vari tipi di malto utilizzati per la sua produzione… per questo l’espressione “birra rossa” vuol dire poco o niente!

Inoltre, nemmeno la birra “doppio malto” esiste! L’espressione “doppio malto” è stata introdotta esplicitamente dalla legge di riferimento in Italia per la birra, la n. 1354 del 16 agosto 1962. E non si riferisce al tipo di malto contenuto al suo interno bensì al titolo alcolometrico superiore a 3,5% e a un grado Plato pari o superiore a 14,5. In pratica, indica una birra più forte dal punto di vista alcolico, ma non vuol dire assolutamente che sia stata usata una quantità doppia di malto per produrla… tra l’altro l’espressione stessa non esiste al di fuori dell’Italia, che non è proprio il paese di riferimento per la produzione brassicola!

Contrariamente a quanto si pensa generalmente, le birre vanno distinte per tipo di fermentazione e non, come invece avviene per il vino, per colore. La fermentazione può essere bassa (nelle lager, pilsner e bock, ad esempio), alta (nelle birre d’abbazia, le ale, le stout o le IPA), o spontanea (nelle lambic). Nel nostro video sugli errori da non fare nel gustarsi una bella birra vi raccontiamo quali sono le categorie principali di riferimento!

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Perchè la birra non va bevuta dalla bottiglia?

Lo sapevate che la birra non va mai bevuta direttamente dalla bottiglia, ma è sempre meglio farlo dal bicchiere? Bere la birra direttamente dalla bottiglia ha infatti una serie di brutte controindicazioni, che non rendono proprio piacevole l’intera operazione!

Innanzitutto, la birra bevuta direttamente dalla bottiglia fa sì che il suo odore non si apra al palato, chiuso appunto dal collo stretto del contenitore. Inoltre, in genere, la birra bevuta in bottiglia non forma la schiuma, che rappresenta un cappello capace di proteggerne e amplificarne aromi, profumi e sapori. È per questo che le birre bevute direttamente dalla bottiglia hanno tutte lo stesso sapore! Quindi, specie se si tratta di una birra artigianale, optate per un bel bicchiere. Non ve ne pentirete!

Inoltre, bere birra dalla bottiglia ha una serie di controindicazioni anche da un altro punto di vista: così facendo, l’anidride carbonica contenuta nella bevanda non si disperde, andando a finire dritta nel vostro stomaco con conseguenze facilmente prevedibili!

Le birre vengono inoltre servite in bottiglie dal colore diverso, spesso per motivi commerciali. Il vetro da preferire è quello marrone, che la protegge al meglio dalla luce del sole, che potrebbe rovinarla irrimediabilmente. Ciononostante in giro si trovano tante birre contenute in bottiglie verdi o addirittura trasparenti: nel nostro video su come gustarsi al meglio una bella birra vi raccontiamo il perché di questi colori diversi!

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A quale temperatura va servita la birra?

La birra fa servita sempre fresca, ma mai ad una temperatura troppo bassa e, soprattutto, ogni stile ha la sua temperatura perfetta.

In ogni caso, per raffreddare velocemente una bottiglia di birra basta un calzino bagnato! Avvolgetelo intorno alla vostra bottiglia e mettetelo per qualche minuto in un posto ventilato. Ovviamente, questa tecnica va usata solo se vivete in posti freddi o nella stagione invernale…

Altrimenti, la soluzione perfetta è acqua, sale e ghiaccio! Mettete una dozzina di cubetti di ghiaccio in una bacinella piena d’acqua fredda e mescolate con un paio di cucchiai di sale. Quindi immergete la vostra bottiglia di birra e aspettate per un paio di minuti: quando la toglierete sarà perfettamente fredda!

Inoltre, se avete una bomboletta ad aria compressa per la pulizia delle tastiere e delle apparecchiature elettroniche, non vi resta da fare che capovolgere la vostra bottiglia di birra e spruzzare l’aria su tutta la sua lunghezza, a partire dal fondo. In questo caso, però, fate attenzione a non congelarvi le mani!

Non tutte le birre, però, vanno servite fredde! Se le lager e le pilsner sono perfette a temperatura di frigorifero, altre categorie come le IPA, le stout o le birre d’abbazia vanno bevute a temperature un po’ più alte per esaltarne il sapore. Nel nostro video sugli errori da non fare nel gustarsi una bella birra vi raccontiamo qual è la temperatura migliore per le categorie di birra più diffuse!

foto: Kikapress

Quali cibi abbinare alla birra?

Se siete intenditori di birra o volete semplicemente saperne di più sull’abbinamento cibo-birra, sappiate che la birra è perfetta anche a tavola!

A riguardo, riparte il master di Cronache di Birra sull’abbinamento cibo-birra. Si tratta di un percorso didattico completamente online che si terrà ogni lunedì a partire dal 22 marzo. Realizzato in collaborazione con Roberto Muzi, è strutturato in cinque lezioni in aula virtuale: durante ogni incontro saranno degustate tre birre in abbinamento ad altrettante eccellenze alimentari.

Il master di Cronache di Birra è studiato per tutti gli appassionati desiderosi di scoprire i segreti dell’abbinamento tra la birra e il cibo, ma anche per gli operatori del settore ristorazione che vogliono offrire nel loro locale un connubio più profondo tra i due pianeti o per chi vuole avvicinarsi a questo straordinario mondo.

Una delle proposte del master sull’abbinamento birra-cibo è sugli abbinamenti con la pasticceria secca e in particolare tra biscotti friabili e la birra Bock. Un abbinamento perfetto per un incontro pomeridiano, che coniuga la parte zuccherina del biscotto e la sua aromaticità con le note maltate e mielate di una birra dal buon corpo.

foto: Cronachedibirra

Qual è il bicchiere più adatto alla birra?

Ogni birra va bevuta con il bicchiere adatto. Innanzitutto, va utilizzato un bicchiere pulito, ma lavato senza utilizzare mai brillantanti che possono creare dei residui in grado di alterare il sapore della birra. Meglio optare su un semplice detersivo per stoviglie!

Poi, la birra andrebbe sempre servita in bicchieri umidi, sciacquati con acqua fredda e non troppo scolati: il residuo dell’acqua farà sì che la temperatura della birra si mantenga costante e che soprattutto produca una bella schiuma densa, favorendo anche la formazione del perlage!

Infine, non versate mai la birra in bicchieri di plastica! Solo nel vetro la birra mantiene intatte le sue proprietà organolettiche… Inoltre, versata nella plastica, la birra produrrebbe troppa schiuma, che ne danneggerebbe il sapore. Infine, solo in un bel bicchiere di vetro, potrete effettuare una perfetta analisi visiva della birra stessa.

Ogni birra necessita del suo bicchiere. Ad esempio, per la Lager vi consigliamo il boccale: tipico della tradizione tedesca, robusto e capiente. Il massimo per godersi una birra classica.

Per la IPA, invece, il consiglio è di utilizzare un bicchiere alto, dal quale poter godere delle sue note luppolate. Per la Weiss esiste un tipico bicchiere chiamato appunto Weizeinbier, stretto al fondo e più largo in alto. Infine, la pinta a campana valorizza la schiuma delle Stout e il loro aroma tostato.

Nel nostro video potrete vedere tutti i bicchieri da abbinare a ciascuna tipologia di birra!

foto: Shutterstock

Qual è il metodo per versare la birra?

Per versare la birra, esistono alcuni metodi fondamentali ed errori da non commettere volti a formare una bella schiuma densa, in grado di conservare al meglio il suo sapore! Infatti la birra non va mai versata senza la schiuma: solo la schiuma è in grado di trattenere i profumi, ritardare l’ossidazione e far evaporare l’anidride carbonica in eccesso quando si versa.

Per farlo, versatela lentamente disponendo il bicchiere a 45 gradi. Poi, arrivati verso i tre quarti del bicchiere, raddrizzatelo in modo da formare una bella schiuma densa! Per capire meglio come fare, guardate il video della nostra diretta nel quale vi mostriamo tutti i passaggi per godervi al massimo una birra.

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Cosa succede se bevi la birra scaduta? Fai attenzione

Un’altro errore da non commettere è bere birra scaduta. Anche se gli ingredienti che compongono la birra sono difficilmente deperibili, consumarla oltre la data di scadenza può portare ad alcune controindicazioni…

Nulla di particolare: la birra si ossida, i sapori diventano meno decisi e la frizzantezza a mano a mano si perde.

Il vero problema è però ciò che è avvenuto durante il periodo di conservazione: se la birra ha subito troppi sbalzi termici, ad esempio, rischia di rovinarsi molto prima.

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