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La ricetta della carbonara di Giorgio Locatelli

Spunta sul web la ricetta degli spaghetti alla carbonara firmata da Giorgio Locatelli: il celebre giudice di Masterchef Italia ha presentato la sua personale interpretazione della carbonara, proponendo una serie di passaggi molto semplici e tranquillamente applicabili a casa anche da chi non è uno chef provetto! Non ci credete? Andiamo a vedere!

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Locatelli: ricetta classica, ma con aggiunta di burro

La ricetta della Carbonara di Giorgio Locatelli è molto classica, a partire dal guanciale. Basta affettarne 10 fette, mentre la pasta sta già cuocendo. Poi, basta gettarlo in una padella, dove va scaldato fino a che non diventa dorato e croccante insieme a un po’ di burro.

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La carbonara di Giorgio Locatelli: niente panna, ma acqua di cottura

Poi, Locatelli prepara un mix di cinque tuorli e un uovo intero per quattro persone, da mescolare insieme al pecorino romano fino ad ottenere un composto cremoso. Una volta scolata la pasta, va mescolata lontano dal fuoco insieme al guanciale, alla crema di uova e pecorino e al pepe fino ad ottenere il tipico effetto seta. Qualora non sia cremosa al punto giusto, il consiglio dello chef è il più classico: non aggiungere panna, ma semplice acqua di cottura.

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La carbonara di Giorgio Locatelli meglio di Cracco e di Ramsey

Insomma, una ricetta molto vicina a quella classica, se non fosse per il burro, quella che servono alla “Locanda Locatelli” di Londra. In ogni caso, Giorgio Locatelli ha raccolto molti più apprezzamenti di altri colleghi chef, come ad esempio Carlo Cracco e Gordon Ramsey.

Il primo, in realtà, consigliò che nella carbonara “più cose togli meglio è”, consigliando caldamente di non aggiungere mai la cipolla. A causare polemiche fu in realtà la sua versione di un altro piatto laziale, l’amatriciana, nella quale lui metteva l’aglio…

Quanto a Gordon Ramsey, la sua carbonara fu accusata di essere una “zuppa gialla”, dalla crema troppo liquida e piena di uova…

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Quali sono le origini della carbonara?

Ma voi lo sapete com’è nata la carbonara? C’è chi fa risalire le sue origini ai pastori di Lazio e Abruzzo e chi ai soldati americani, durante la seconda guerra mondiale…

Notizie certe non ne abbiamo, ma in quest’ultimo caso si può dire che le sue origini siano legate alla “razione K”, ideata dal biologo Ancel Keys.

Durante la seconda guerra mondiale, il biologo statunitense, suggerì di dotare ogni soldato di una scorta di tuorlo d’uovo liofilizzato, bacon e spaghetti, così da assicurare alle truppe un pasto nutriente, ricco di proteine e carboidrati. E cos’era questo mix se non la base della carbonara?

Sbarcate in Italia, dunque, le truppe americane unirono pepe e pecorino romano, conquistando subito il cuore dei romani!

In effetti, prima del 1944 non si hanno tracce della nota ricetta e nemmeno sul libro considerato il più autorevole in merito e cioè ‘La cucina romana’ di Ada Boni, risalente al 1930, se ne fa menzione.

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