Scopri come i Romani rivoluzionarono il mondo della cucina, creando piatti iconici che oggi sono però illegali

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I Romani si sono distinti anche come pionieri nel settore culinario e gastronomico, espandendo il loro impero e incorporando una varietà di sapori provenienti dai popoli soggiogati del Mediterraneo. Nonostante la limitata disponibilità di ortaggi e frutta, introdotti in Europa solo successivamente alla scoperta dell’America, i Romani riuscirono comunque a creare numerose ricette, molte delle quali sono giunte fino a noi tramite testi antichi.

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Le ricette dell’Antica Roma e la carne prelibata, oggi vietata

Uno dei testi più famosi è il ricettario di Apicio, intitolato “De Re Culinarian”, redatto nel V secolo d.C. Raccoglie le principali ricette dell’epoca imperiale romana, consentendo agli storici di conoscere i piatti preferiti dei primi imperatori. Le ricette descritte sono spesso bizzarre, includendo ingredienti e preparazioni insolite per i nostri gusti moderni, come la carne di fenicottero e la lingua delle mucche servita a fette sopra il pane.

Nonostante l’interesse storico per queste ricette, il consumo di alcuni degli ingredienti utilizzati dagli antichi Romani potrebbe oggi incorrere in sanzioni legali piuttosto severe. Ad esempio, se ti venisse la voglia di gustare un piatto a base di fenicottero, dovresti sapere che ciò è assolutamente illegale. I fenicotteri sono protetti da leggi che ne vietano la caccia, l’uccisione e il consumo in molti paesi, dove la violazione di queste leggi può comportare una multa fino a 15mila € e persino due anni di reclusione.

Il fenicottero, animale protetto e ricercato dagli antichi romani

Sebbene la carne di fenicottero non sia tossica se preparata correttamente, il suo consumo è strettamente proibito per preservare la specie. Si tratta di una carne magra, ha un colore rosso scuro, con poco grasso, ma è improbabile che abbia il sapore del tipico pollame, dato che questi uccelli si nutrono principalmente di piccoli crostacei e alghe. Si ipotizza che la carne di fenicottero abbia un gusto simile a quello di altri uccelli selvatici che si nutrono di pesce, come le anatre, e che potrebbe avere una nota selvatica.

Nell’antica Roma, i fenicotteri erano considerati un cibo prelibato e venivano spesso consumati durante le sontuose feste organizzate da imperatori e ricchi mercanti per mostrare il loro status e la loro ricchezza.

Foto: Shutterstock