Il 13, 14, 15 settembre sul grande schermo l’immortale leggenda dei Pink Floyd, rivive con David Gilmour Live a Pompei in 4k. Un evento da non perdere

David Gilmour Live at Pompei arriva sul grande schermo in 4K

David Gilmour live a Pompei: un evento epocale che ha riscosso successi esaltanti ed entusiastici giudizi della critica potrà essere presto rivissuto da tutti gli appassionati di Rock.

Il grande concerto andato in scena il 7 e l’8 luglio 2016 nell’anfiteatro della città vesuviana sbarcherà infatti al cinema. Per la regia di Gavin Elder, il film sarà presente nelle sale italiane solo per tre giorni, dal 13 al 15 settembre. Sono però già previsti sia un’uscita discografica in cd e quadruplo vinile che un dvd/blu ray celebrativo, che dovrebbero arrivare nei negozi il 29 settembre.

David Gilmour Live at Pompei per celebrare il 45°anniversario dello storico concerto dei Pink Floyd

L’evento di Pompei, che celebrava il 45° anniversario dello storico concerto dei Pink Floyd nella stessa suggestiva location, è stato filmato con il massimo della tecnologia disponibile. Totalmente in 4K e con una risoluzione superiore allo standard di proiezione digitale, anche il suono sarà riprodotto il più fedelmente possibile grazie al sistema Dolby Atmos.

Nelle due giornate, Gilmour suonò alcuni brani classici dei Pink Floyd, rivivendo pezzo dopo pezzo tutte le tappe della sua carriera, fino ad arrivare ai suoi pezzi più recenti, realizzati da solista.

David Gilmour Live at Pompei: nel film anche riprese esclusive del backstage

Ma nel film non ci sarà spazio soltanto per la rievocazione storica del rock di Gilmour. Al concerto vero e proprio saranno infatti affiancate anche alcune riprese effettuate nel backstage, oltre ad un mini-documentario che illustrerà i giorni precedenti al doppio concerto, mentre il chitarrista e il suo staff si preparavano per l’evento.

Per gli appassionati sarà possibile dunque assistere (o ri-assistere) all’esibizione di Gilmour, senza perdersi alcun particolare, tanto da riuscire a cogliere addirittura i dettagli dei graffi lasciati dal plettro sul battipenna della sua chitarra.