Gold Digger, chi sono e che cosa vogliono

Gold Digger, chi sono e che cosa vogliono

“Si prende i miei soldi quando sono in difficoltà, devo dire che è un’amica piuttosto insignificante. È una cercatrice d’oro in giro per la città, che scava su di me”. Così cantavano Kanye West e Jamie Foxx in un celeberrimo singolo del 2006, con un plateale riferimento al fenomeno delle gold digger (che dava il titolo alla canzone). Letteralmente, le cercatrici d’oro.

Una feroce disamina della tendenza ormai abbastanza manifesta di alcune donne ad accompagnarsi a uomini benestanti. E no, non per amore. Questo è chiaro.

Succede con solo 35 minuti di lavoro aerobico, l’impatto sul cervello

Su Urban Dictionary, celebre sito che ‘spiega’ a noi comuni mortali cosa si nasconde dietro lo slang, non c’è però una distinzione di genere. Gold Digger è “qualcuno a cui piacciono le persone solo per i soldi che hanno o per le cose che possiedono”. Se con gold digger, invece, ci riferiamo proprio alle donne ‘in cerca di grana’, il suo equivalente maschile – sempre secondo Urban Dictionary – è il termine gigolo o boytoy.

Lo stesso fenomeno (e relativa classificazione), negli anni, ha assunto però contorni sempre più sfumati e generalisti, perdendo (ringraziando Dio) la sua accezione un po’ sessista. Basti pensare che su BBC One, nel 2019, arriverà una serie che si intitolerà proprio Gold Digger con protagonista Julia Ormond. La storia è quella di una donna di 60 anni e della sua relazione con un ragazzo molto più giovane, che la famiglia di lei – per motivi intuitibili – contrasterà fortemente.

I ruoli sono dunque capovolgibili, per quanto il termine non resti di certo un complimento.

Ne sa qualcosa la ‘additata’ Gold Digger più celebre del 2018, Meghan Markle. Imperversa tuttora la polemica nebulosa sulla famiglia reale per il matrimonio più sui generis della sua storia. E quelli che sostengono che Meghan alla fine sia solo in cerca di affermazione e lusso non sono pochi. Per cui l’etichetta di gold digger le è, suo malgrado, finita addosso. A testimonianza del fatto che il termine sia ormai entrato nel linguaggio comune, per definire un atteggiamento che tuttavia è talmente datato da non avere – forse – bisogno di definizioni.