Peperoncino, un toccasana per il cuore
l peperoncino è una spezia molto usata in cucina per insaporire i piatti dandogli una marcia in più: i nostri nonni sanno che fa bene all’organismo, ma adesso arriva la conferma da uno studio made in Italy che mangiarlo regolarmente riduce il rischio di ictus e infarto.
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Lo studio italiano sul peperoncino: risultati interessanti
Ad arrivare a questa concluse ci hanno pensato gli epidemiologi dell’Irccs Neuromed di Pozzilli (Isernia), in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, l’Università dell’Insubria a Varese e il Cardiocentro Mediterraneo di Napoli.
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Grazie al peperoncino diminuisce il rischio di mortalità per ictus del 60%
I risultati dello studio che ha coinvolto 23mila molisani per 8 anni sono stati pubblicati sul Journal of the American College of Cardiology e hanno evidenziato che consumare peperoncino 4 volte a settimana riduce il rischio di morte per infarto del 40% e per ictus di oltre il 60% oltre ad una diminuzione di mortalità del 23% per ogni altra causa rispetto a chi non ne fa uso regolare.
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I benefici della capsaicina
Il principio attivo che favorisce la salute del cuore è la capsaicina, capace di stimolare la produzione di grasso bruno e accelerare il metabolismo, tenere a bada i trigliceridi e combattere il colesterolo cattivo stimolando invece quello buono.
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Proprietà benefiche del peperoncino
Il peperoncino ha altre riconosciute proprietà benefiche: è infatti un potente antinfiammatorio naturale in grado di ridurre il mal di testa, il mal di denti e in generale stati dolorosi; inoltre contiene una buona dose di vitamina C, E, A, B e K ed è considerato l’afrodisiaco per eccellenza…
Insomma mangiare peperoncino 4 volte a settimana potrebbe rivelarsi una mossa utile sotto molti punti di vista
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