(Adnkronos) – “Grazie all’innovazione tecnologica e digitale possiamo contribuire a rendere sempre migliore la vita dei pazienti e l’efficacia del sistema sanitario nazionale. Sono convinto che, ad esempio, il supporto di strumenti di intelligenza artificiale possa aprire scenari nuovi di cura, assistenza e sostegno. Ma in un sistema complesso come quella della sanità pubblica è fondamentale la costruzione di modelli di confronto tra medici, pazienti e istituzioni. In quest’ottica la metodologia presentata oggi abilita un processo di discussione e confronto delle scelte progettuali candidabili ai fondi Pnrr”. Così Stefano Epifani, presidente della Fondazione per la Sostenibilità digitale, parlando questa mattina all’evento di presentazione di ‘Pnrr Imid Academy’, primo standard progettuale condiviso per la candidatura ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza destinati alla sanità, promosso da FB & Associati con il contributo non condizionante di Pfizer. 

“Quando parliamo di sostenibilità digitale – spiega Epifani – ci troviamo di fronte a due elementi prioritari. Il primo è la capacità di utilizzare le tecnologie per supportare gli obiettivi di sostenibilità che sono sì ambientali, ma soprattutto economici e sociali: l’elemento sociale deve reggersi in un modello economico nel rispetto dell’ambiente; invertire la scala rischia di trasformare la sostenibilità in ecologismo o ambientalismo. La sostenibilità mette al centro un equilibrio, un modello sociale ed economico nel rispetto dell’ambiente e del sistema sanitario, cioè agendo direttamente su scelte che hanno un profondo impatto sui cittadini. Dobbiamo comprendere che le tecnologie sono leve per disegnare un sistema sanitario complesso che senza il digitale non potrebbe più stare in piedi. Siamo consapevoli che la tecnologia è un’alleata indispensabile per la sostenibilità del sistema sanitario, quando si implementa un modello di sostenibilità economica, nel rispetto di sostenibilità sociale dei pazienti e delle istituzioni”. 

Il secondo elemento riguarda “l’implementazione delle tecnologie sulla base di criteri di sostenibilità. La tecnologia – ricorda Epifani – è uno strumento di sostenibilità, ma la sostenibilità rappresenta un criterio di indirizzo per o sviluppo tecnologico. Non tutto quello che è tecnologicamente possibile fare può essere fatto. La sostenibilità è un elemento che indica la direzione della tecnologia ed è una chiave di lettura determinante per comprendere non solo quello che è possibile fare, ma anche ciò che è opportuno per costruire, da zero, un nuovo modello che, sfruttando la tecnologia, nel rispetto del cittadino, crei un servizio sanitario sempre più efficace”.